Siracusa, Elio Vittorini “assolto” dall’accusa di essere fascista: processo simulato allo scrittore siciliano

Siracusa, Elio Vittorini “assolto” dall’accusa di essere fascista: processo simulato allo scrittore siciliano

Elio Vittorini è stato assolto dall’accusa di essere fascista.

Il verdetto a conclusione della simulazione di un «processo» allo scrittore tra fascismo e resistenza” che ha animato la seconda giornata della settimana Vittoriniana. A pronunciare la sentenza il Tribunale rappresentato dall’avvocato Pucci Piccione, nelle vesti di giudice, che ha tra l’altro osservato come «l’adesione al fascismo dello scrittore siracusano, avvenuta in età giovanile, deve ritenersi caratterizzata da un forte senso di ribellione e motivata da sentimenti verso una migliore giustizia sociale, verso l’eliminazione del latifondo e pertanto riteneva che fosse una rivoluzione antiborghese e libertaria». La giuria popolare é stata guidata da Anselmo Madeddu. La tesi difensiva sostenuta dalla professoressa Domenica Perrone che ha «duellato» con l’accusa sostenuta dal professore Edoardo Esposito.

Nella sentenza è stata posta una «disposizione accessoria» auspicando «che il romanzo «Conversazione in Sicilia» diventi per gli studenti di Siracusa in particolare, strumento di conoscenza della figura di Elio Vittorini. Una sollecitazione raccolta subito dall’assessore alla Cultura, Fabio Granata. «Per disposizione di legge – afferma – i Comuni non possono acquistare e libri da dare in regalo ma sarà nostra cura intervenire sulla nostra biblioteca centrale e sulle 4 di quartiere affinché incentivino, anche attraverso le scuole, la lettura delle opere di Vittorini a cominciare proprio da Conversazione in Sicilia».

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