Una collaboratrice di uno studio legale di Catania di 60 anni è indagata per istigazione alla corruzione propria.
Nei confronti della donna il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini scaturite dalla denuncia presentata nello scorso mese di maggio del 2023 da un funzionario in servizio presso la Prefettura di Catania hanno permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero che la donna avrebbe offerto una somma di denaro al funzionario della Prefettura allo scopo di ottenere il nulla osta dell’ufficio in relazione ad una pratica di un cittadino extracomunitario per la quale lo Sportello Unico Immigrazione, in data 13.1.2023, aveva già notificato un avviso del provvedimento di rigetto per difetto dei presupposti di legge.
Secondo quanto acquisito l’offerta sarebbe stata formulata mostrando al funzionario un incarto con dentro delle banconote il cui ammontare non veniva specificato dall’indagata (ma la prima era del valore di 50 euro), presentate come “un pensiero” per il funzionario della Prefettura e successivamente a seguito della reazione di quest’ultimo e del suo dirigente, come una modalità per offrire un caffè o una granita per i funzionari dell’ufficio.
Per gli investigatori si è di fronte ad un presunto reato di istigazione alla corruzione, atteso che l’offerta di denaro sarebbe stata correlata alla richiesta di rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare ad un cittadino extracomunitario che non aveva diritto ad ottenere tale provvedimento amministrativo.
E’ tutto un magna magna l’immigrazione clandestini e i comunisti e i patronati ci sguazzano