Roma, imbrattarono Palazzo Madama: 3 attivisti a processo. Rischiano condanna fino a 5 anni

Roma, imbrattarono Palazzo Madama: 3 attivisti a processo. Rischiano condanna fino a 5 anni

Il 2 gennaio avevano imbrattato la facciata di Palazzo Madama cospargendola di vernice arancione. I cinque attivisti, tutti appartenenti al movimento ambientalista «Ultima Generazione», vennero fermati e tre di loro, arrestati e processati per direttissima, con l’accusa di danneggiamento aggravato.

Questa mattina, tre dei cinque militanti sono comparsi davanti al giudice monocratico del tribunale penale di piazzale Clodio ed al pubblico ministero Luella Santini per l’udienza pre dibattimentale.

Il processo è stato rinviato al 21 novembre prossimo per l’escussione dei testi difesa e l’eventuale discussione. Il giudice già il 18 ottobre scorso, dopo che gli imputati avevano scelto di essere giudicati con il rito ordinario, avevano presentato la loro lista testi. Il magistrato aveva ammesso a testimoniare il geologo Mario Tozzi, insieme a Bjork e Zoe, due attiviste di Ultima Generazione. I tre ragazzi, accusati di danneggiamento aggravato, qualora venissero condannati rischierebbero una condanna fino a cinque anni di carcere. Tra le parti civili, che sono state ammesse al processo c’è anche il comune di Roma. «Siamo consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni, sappiamo cosa rischiamo e siamo pronti ad accettarlo – ha affermato uno degli attivisti – abbiamo deciso di andare avanti e rivendichiamo le nostre azioni.

«Si è svolta oggi presso il Tribunale di Roma la prima udienza istruttoria del processo a carico di tre persone aderenti a Ultima Generazione, in relazione all’azione del 2 gennaio 2023, consistita nel lancio di vernice arancione lavabile sulla facciata di Palazzo Madama. I tre sono accusati di danneggiamento aggravato, nonostante la vernice sia stata completamente rimossa nell’arco di poche ore, senza lasciare alcuna traccia», ha reso noto il movimento Ultima Generazione, sottolineando anche che: «dalle 11, si è svolto in piazzale Clodio un sit-in di solidarietà ai tre cittadini sotto processo, al quale ha preso parte anche Erri De Luca, Ginevra Bompiani, Diletta Bellotti e attivisti di Amnesty International. Erri De Luca ha preso la parola, lodando l’impegno di Ultima Generazione».

«Dopo l’udienza – sottolineano ancora da Ultima Generazione – un gruppo di 15 persone si è distaccato dal sit-in e ha iniziato a marciare lentamente sulla circonvallazione Clodia, rallentando il traffico per alcuni minuti, al fine di mostrare sostegno alle tre persone sotto processo e ribadire la richiesta di un Fondo riparazione per le vittime degli eventi estremi causati dalla crisi eco-climatica». Gli attivisti hanno proseguito la loro protesta pacifica, seduti su un marciapiede, davanti ad un attraversamento pedonale, poco distante dal tribunale di piazzale Clodio, dove sono stati fermati dalla polizia che li ha caricati nelle auto di servizio, sollevandoli da terra, prendendoli per la braccia a per le gambe.

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