Adrano, su transazione Enel Sole due interrogazioni della consigliera Terranova: “Sia fatta chiarezza”

Adrano, su transazione Enel Sole due interrogazioni della consigliera Terranova: “Sia fatta chiarezza”

La transazione che pone fine al contenzioso “Enel Sole”, perfezionata dall’amministrazione comunale, continua a essere uno dei temi più dibattuti della politica adranita.

Sull’argomento interviene la consigliera comunale Marica Terranova che ha presentato all’Assemblea cittadina due interrogazioni al sindaco affinché sia fatta chiarezza:
“Il contratto stipulato nel 2002 dall’allora sindaco Mancuso – scrive Terranova – è stato oggetto  di un dibattito acceso e dai toni duri. Sono già intervenuti sulla vicenda l’ex sindaco Giuseppe Ferrante, che ha espressamente accusato Mancuso di raccontare bugie, e l’ex vicesindaco della Giunta D’Agate, Giuseppe Currao, che ha rilasciato dichiarazioni inquietanti sulla  stessa vicenda, scrivendo di delibere che non sarebbero state revocate, rimanendo ineseguite, nonché di milioni di euro pagati, negli anni, in esubero per la manutenzione della pubblica illuminazione a seguito del contratto stipulato da Mancuso.

“L’ing. Salvatore Coco, ex dipendente comunale ora in pensione, – continua la nota di Terranova – in una sua recente  lettera  indirizzata a tutti i consiglieri comunali ha lasciato trasparire presunte illegittimità e/o illiceita’ sia sulla vicenda Enel So.L.E così come su altra vicenda legata alla riscossione coattiva delle entrate tributarie dell’Ente affidata alla società Area s.r.l dal sindaco Angelo D’Agate, vicenda, quest’ultima, oggetto di pesanti dichiarazioni  rese in passato in una intervista da Fabio Mancuso, a ridosso della competizione amministrativa del 2021.

“Ritengo che l’autorevolezza delle persone citate ed il ruolo che hanno avuto in questi anni nell’amministrare la cosa pubblica – conclude la consigliera Terranova – imponga loro di rassegnare alla città la verità.
Pertanto, ho ritenuto di protocollare oggi due interrogazioni al sindaco Mancuso ed una richiesta di accesso agli atti per conoscere quanto realmente accaduto e per  rassegnare ai cittadini un resoconto esatto di come vengono spesi i soldi pubblici”.

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