Catania, Giusy Caponnetto (figlia di Brigantony) dopo il duetto ‘artificiale’ della ‘Scacciata’: “Ora fate cantare a Battiato un brano di mio padre”

Catania, Giusy Caponnetto (figlia di Brigantony) dopo il duetto ‘artificiale’ della ‘Scacciata’: “Ora fate cantare a Battiato un brano di mio padre”

Ora che l’indimenticato Brigantony ha ‘sfornato’, grazie all’intelligenza artificiale, una inedita e divertente ‘scacciata’ scritta da Franco Battiato (“La stagione da scacciata” con testo brigantoniano e le note de “La stagione dell’amore”, ormai virale nella rete), si potrebbe tentare una ulteriore manipolazione, a patto che nessuno si scandalizzi: Battiato che canta una canzone di Brigantony.

Prima di lanciare la proposta, però, è meglio sentire la figlia di Brigantony, Giusy Caponnetto, che dopo la morte del padre tiene viva con amore e dedizione la memoria di un artista voluto bene dai catanesi.

Giusy, qual è stata la sua reazione all’ascolto della ‘stagione da scacciata’, il duetto tra suo padre e Franco Battiato generato dall’intelligenza artificiale?

Quando ho ascoltato il brano, innanzitutto mi sono fatta una bella risata. Durante l’ascolto ho rivissuto con un po’ di nostalgia tanti ricordi, quando da bambina a casa dei miei genitori in montagna, nei giorni di festa con tanti amici parenti e colleghi di mio padre iniziava davvero ‘la stagione da scacciata’ e non solo quella. Un po’ come questo connubio musicale realizzato con l’intelligenza artificiale. Una trovata davvero geniale e simpatica.

Se riusciamo a individuare gli autori della singolare fusione musicale, li si potrebbe invitare a lavorare su una canzone di Brigantony cantata da Battiato. Le piace l’idea? Su quale brano potrebbe cadere la scelta?

Quando mi è stato taggato il video nella pagina dei fan Maestro Brigantony, ho subito mandato un messaggio sul profilo YouTube invitando gli autori a venirmi a trovare per ringraziarli del tributo e dell’idea di fusione musicale tra Brigantony e Battiato. Mi piacerebbe tanto sentire Battiato che canta Brigantony. Quale brano? Credo ci sia l’imbarazzo della scelta: Osvaldo, A scola, per citarne alcuni.

Si sono mai conosciuti Brigantony e Battiato?

Sinceramente non so dire se si sono mai incontrati. Forse non lo ricordo io.

Suo padre cosa pensava delle canzoni di Franco Battiato?

Gli piaceva la sua musica, credo anche per il fatto che sapeva essere unico nel suo genere musicale. Unico lo era anche mio padre, del resto. Anch’io adoro Battiato. Con mio marito e mio figlio, tempo addietro, abbiamo fatto un viaggio da Catania in Sardegna in macchina andata e ritorno con tutte le canzoni di Battiato. E quando le riascolto mi riportano indietro a quel bellissimo ricordo.

Alla scomparsa di suo padre, gli esponenti politici che amministravano la città fecero alcune promesse per eternare il ricordo di un catanese doc. Hanno mantenuto le promesse?

Posso confermare solo che ci siamo sentiti presi in giro per nove lunghissimi mesi, chiedendoci sempre di aspettare per questioni amministrative. Dopo nove mesi. informandoci nei vari uffici, abbiamo scoperto che il nome di mio padre non esisteva nella lista dove bisognava chiedere la donazione del terreno promesso. Abbiamo provveduto noi familiari con la partecipazione spontanea dei suoi fan ‘brigantoniani’ che voglio ricordare e ringraziare sempre per avere voluto fare una raccolta spontanea come riconoscimento e affetto verso mio padre, dove poi è stato sepolto il 22 aprile 2023 – nove mesi dopo – nella confraternita SS. Maria del Carmelo, nel cimitero di Catania. Mi aspetto, assieme a tutti i fan brigantoniani come me, che gli venga dato riconoscimento per avere esportato con le sue canzoni in tutto il mondo la Sicilia e il nostro dialetto come in pochi sono riusciti a fare.

Frugando tra i cassetti di suo padre ha trovato brani inediti, canzoni che non sono mai state pubblicate?

Sì certo. Una volta frugando tra le sue cose ho trovato dei testi scritti da ragazzo. Pezzi che non ha mai inciso. Scriveva sempre quello che gli passava per la mente, in qualunque momento del giorno e della notte. Era sempre pronto con carta e penna in mano.

A parte i Brigantini ci sono altri artisti che hanno omaggiato Brigantony?

Oltre i Brigantini, anche Fiorello in radio in TV e nei suoi spettacoli ha reso omaggio a mio padre.

Un altro personaggio poco conosciuto rispetto ai primi due citati è un ragazzo non vedente di nome Orazio Giancuzzo, che lo ha accompagnato (come diceva mio padre “manu cú manu peri cú peri”) con la sua fisarmonica e voce durante i suoi spettacoli in folk, a partire dal 2011 e per circa 6 anni, in giro per la Sicilia e in qualche occasione all’estero. Orazio è un amico fraterno e di famiglia, “n’figghiozzu” diceva mio padre. È cresciuto al fianco di mio padre come fosse un figlio. A volte, ammetto, più vicino di noi figli. Dopo la scomparsa di mio padre ho scoperto che sa fare benissimo anche la sua voce. Mi manda i vocali su whatsapp imitando la voce di mio padre. Nella pagina dei fan “Maestro Brigantoni” e sulla pagina YouTube “I fedelissimi brigantoniani” ho condiviso dei video di Orazio insieme con mio figlio Eugenio che cantano e suonano Brigantony. I fan sono rimasti meravigliati invitandoci a fare più. Noi ci teniamo a continuare questo tributo familiare.

Mio padre mi ha lasciato in eredità la cosa più bella: non è la sua discografia, non sono i suoi diritti d’autore oppure la sua fama o chissà cosa immagina la gente. Per me è il suo pubblico la cosa più importante. Una grande famiglia con la quale condividere l’amore per un grande artista siciliano che resterà nella storia. Per quanto altri tentino di imitarlo, mio padre – Brigantony – rimarrà insuperabile, irripetibile, ineguagliabile.

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Riguardo l'autore Nicola Savoca

Giornalista professionista dal 1992, ‘annus horribilis’ per l’Italia e la Sicilia soprattutto. Dirige il Corriere Etneo dal 2017 ma non ha mai usato la bacchetta. Le sue grandi passioni sono lo scrittore John Fante e il regista Giuseppe Tornatore. Radio e televisione sono il suo terreno preferito. La vecchia Telecolor gli è rimasta nel cuore. Catanese di Adrano, ha un debole per la sua città. Su un’isola deserta porterebbe tutti i dischi di Lucio Battisti (la preferita è Anche per te).

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