Paternò, il Pd sull’omicidio del marocchino: “Silenzio istituzioni e città mette i brividi”

Paternò, il Pd sull’omicidio del marocchino: “Silenzio istituzioni e città mette i brividi”

“Le morti per violenza sono tutte uguali e tutte meritano la stessa attenzione. A Paternò purtroppo si tace sull’ accoltellamento mortale di un giovane extracomunitario”

A parlare il Partito Democratico di Paternò che interviene a distanza di 72 ore dal fatto di sangue registratosi domenica, poco prima delle 13.30 in via Verga, dove un marocchino di 26 anni Mohamed Mouna è stato assassinato in strada con alcune coltellate che sarebbero state inferte da un connazionale di 36 anni fermato a Milano quale presunto autore dell’omicidio.

“Non si sanno i motivi e come si sono svolti i fatti, tutto sarà appurato dalle autorità competenti. Fa solo riflettere e rabbrividire il silenzio delle locali istituzioni e della Città in genere.
Sicuramente non si trovava lontano dalla sua patria per turismo e diletto. Questo fatto di sangue dovrebbe fare riflettere sulla condizione di questi poveracci che affrontano sacrifici e una vita disumana pur di racimolare qualche euro da inviare alle famiglie rimaste in patria, famiglie che come questa volta invece si vedono restituire il cadavere del congiunto” scrivono in una nota i componenti del locale circolo PD i quali hanno sottolineato che di “giorno vengono impiegati nei campi,non sappiamo con quanto rispetto delle leggi sulla manodopera, e poi la sera e la notte vengono abbandonati a se stessi , alle birre, alla ricerca di qualche momento di svago. Ma tutti noi stiamo attenti a non avvicinarci, li lasciamo nella loro solitudine e nella loro misera vita fatta di stenti e di mancanza di qualsiasi tipo di socialità per non parlare del modo incivile in cui sono costretti a vivere; diventano invisibili”.

Partito Democratico che critica certi aspetti della vita quotidiana paternese: “Tutto tace. Magari poi affrontiamo con dovizia di particolari e con dibattiti di eccellenza gli argomenti più disparati che riguardano il bello, l’arte, ci impegniamo in sofisticate e paludate conferenze, onoriamo tutti i Santi del calendario con la dovuta solennità, ma ci dimentichiamo degli ultimi, di coloro che magari con i loro sacrifici rendono ricca la nostra economia agricola locale”.

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