Beni culturali, l’assessore Scarpinato: “La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina non è in stato di degrado”

Beni culturali, l’assessore Scarpinato: “La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina non è in stato di degrado”

«La Villa romana del Casale non è afflitta dallo stato di degrado denunciato recentemente da alcuni organi di stampa. La struttura è stata sottoposta a interventi di conservazione da parte di una ditta specializzata di rilievo nazionale, la Cooperativa Archeologia, di Firenze, con interventi di operatori mosaicisti, ovvero tecnici del restauro. Sebbene possano esserci aree soggette a lavori di manutenzione, questo non equivale a un generale stato di degrado dell’intero sito».

Lo precisa l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, a margine del sopralluogo effettuato oggi a Piazza Armerina nel sito patrimonio Unesco. «Esistono certamente – continua Scarpinato – delle situazioni di criticità, comunque circoscritte e dovute a fattori contingenti, sulle quali l’attenzione è massima e si interviene costantemente. Per quanto attiene alla parte finanziaria si è proceduto a garantire la necessaria copertura, pari ad oltre 3 milioni di euro di fondi del `Piano di sviluppo e coesione 2014 – 2020´. A breve si avvierà la procedura di gara per il completamento del restauro dei mosaici e delle superfici decorate della Villa».

La presenza di macchie biancastre sui mosaici, spiegano i tecnici dell’assessorato, è dovuta a un fenomeno di naturale traspirazione per l’umidità di risalita.

La garzatura, invece, è una tecnica usata nel restauro e costituisce una forma di protezione in attesa dell’intervento definitivo che sarà fatto con il progetto di restauro in itinere. I ristagni d’acqua in questa stagione sono più evidenti a causa delle piogge e dell’umidità atmosferica. In ogni caso, riguardano una superficie a base cementizia, di età contemporanea, dove non sono presenti mosaici, e si sta procedendo con un intervento già programmato. Il restauro prevede, nel dettaglio, il trattamento dei fenomeni di deterioramento di tipo biologico vegetale o algale al di sotto del manto musivo e all’interno di spanciamenti musivi; la ricollocazione delle tessere musive distaccate; consolidamento di strati profondi del mantello musivo e di intonaci deteriorati e decoesi; integrazioni cromatiche di lacune riconfigurate; distacco e strappo, con successiva idonea ricollocazione, delle superfici musive dal supporto originario deteriorato ove le problematiche legate alla migrazione di acqua abbia compromesso irrimediabilmente i supporti.

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