Esplosione Suviana, poche speranze di trovare vivi i 4 dispersi: Procura apre inchiesta sulla strage

Esplosione Suviana, poche speranze di trovare vivi i 4 dispersi: Procura apre inchiesta sulla strage

Parte l’indagine sulla strage di Suviana mentre riprendono le ricerche dei 4 operai ancora dispersi all’interno della centrale idroelettrica di Enel Green Power.

Disastro colposo e omicidio colposo sono i reati ipotizzati dalla Procura di Bologna guidata da Giuseppe Amato, che con il pm Flavio Lazzarini ha disposto alcune perizie per stabilire le cause dell’esplosione della turbina. Dopo una sospensione di alcune ore necessaria per mettere in sicurezza la struttura, che scende fino a 40 metri sotto il livello del bacino artificiale di Bargi, nell’Appennino bolognese, sono riprese in serata le ricerche dei 4 lavoratori al momento dell’incidente si trovavano al piano -8, rimasto allagato a causa dello scoppio avvenuto al piano superiore, dove erano presenti le tre vittime finora accertate. Cento i vigili del fuoco per tutto il giorno al lavoro, anche se pochissime sono le speranze di trovare vivi l’ingegnere elettronico Adriano Scandellari, il 37enne Alessandro D’Andrea, il 59enne Paolo Casiraghi e il 68enne Vincenzo Garzillo. «Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea», ha ammesso già in mattinata il responsabile comunicazione dei Vigili del fuoco Luco Cari, spiegando che all’interno dell’impianto «l’acqua sta salendo», dunque «questa è una situazione di rischio anche per i nostri operatori». I sommozzatori si spingeranno comunque fino al piano -10.

«Esprimo il mio più profondo cordoglio per tutte le vittime e le famiglie per questo evento tragico che ci ha sconvolto. Che cosa non ha funzionato? Stiamo lavorando con le autorità per accertarlo, adesso è presto per dirlo. Stiamo lavorando con i vigili del fuoco e la protezione civile proprio per accertare i fatti quanto prima, perché in questo evento il danno più importante è quello in termini di vita umane», ha detto l’ad di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, assicurando che «per fare questi lavori di aggiornamento tecnologico avevamo scelto tra le migliori ditte e società del settore elettrico e idroelettrico: Siemens, Abb e Voith».

Resta fermo a 3 il bilancio dei morti accertati: il più anziano è il 73enne Mario Pisani, titolare della Engineering automation, la ditta per cui lavoravano anche le altre due persone che hanno perso la vita, il 45enne Pavel Petronel Tanase e il 36enne Vincenzo Franchina. «I miei colleghi sul lavoro sapevano cosa fare, erano andati a Suviana neanche per lavorare ma per effettuare una supervisione ad un lavoro che era già stato fatto, stavano controllando, non dovevano neanche trovarsi lì», ha raccontato a LaPresse Diego Ottonello, operaio genovese della stessa azienda che ha sede a Mele, in provincia di Genova, salvo solo perché in malattia. Un grande spavento ma per fortuna nessuna conseguenza per alcune classi della scuola media `Muratori´ di Vignola, che ieri si trovavano nell’area ristoro proprio vicino alla centrale dopo una gita al parco avventura. Sul luogo del disastro, oggi, si è recata la segretaria del Pd, Elly Schlein, per chiedere che «la sicurezza sul lavoro sia davvero la priorità di questo Paese». Arrivata a Bargi anche la ministra del Lavoro, Marina Calderone, che però non si è sbilanciata sulle dinamiche: «Per noi l’impegno non è solo quello di fare una visita doverosa in un luogo in cui si lavora e dove c’è chi ha perso la vita per lavorare, ma «dimostrare la vicinanza dello Stato e del governo al territorio, alle comunità che sono molto provate», ha detto.

Per il ministro dell’Ambiente e delle sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, «non è prevedibile quanto tempo la centrale resterà off-line «perché non si sa qual è l’entità dei danni» che dovrebbero essere «certamente enormi». Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha invitato tutti i cittadini a scendere in piazza domani al corteo promosso dai sindacati Cgil e Uil per dire stop alle morti bianche. Lepore ha ricevuto anche la chiamata di Flavio Cattaneo, il quale «ha tenuto a far sapere che Enel non abbandonerà Suviana e tutto il circondario» ma «costruirà quello che occorre e starà vicino al territorio e a tutta la comunità colpita».

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