Euro 2024, l’Italia prende la scossa contro l’Albania e poi reagisce con Bastoni e Barella: ma contro la Spagna serve di più

Euro 2024, l’Italia prende la scossa contro l’Albania e poi reagisce con Bastoni e Barella: ma contro la Spagna serve di più

L’inizio shock, poi la reazione. Per un Europeo che inizia con il piglio giusto nonostante lo spavento iniziale. Nell’esordio dell’Italia contro l’Albania a Euro 2024 c’è tutto, nel bene e nel male.

La sciagurata rimessa laterale di Dimarco complica la vita degli azzurri, che incassano il gol lampo di Bajrami, bravo a realizzare la nuova rete più veloce nella storia della manifestazione dopo appena 23 secondi. Il Westfalenstadion, già colorato in gran parte di rosso, si infiamma e carica i ragazzi di Sylvinho. Ma la Nazionale non perde la calma, reagisce allo schiaffo subito e si affida alla stella polare che la guida in questo ciclo di Luciano Spalletti: il gioco. Ed è grazie al palleggio e agli inserimenti dei suoi incursori che l’Italia viene fuori da una situazione diventata improvvisamente difficile.

Bastoni, a sua volta non lucido in occasione dell’1-0, si fa perdonare con la zuccata che vale il pareggio, su splendido cross di Pellegrini. Tocca poi a Barella, recuperato in extremis e autentico leader e trascinatore in entrambe le fasi, rimettere le cose a posto con un preciso e potente tiro al volo dal limite dell’area. In un quarto d’ora così Donnarumma e compagni spengono gli ardori dell’Albania, che resta in partita comunque fino alla fine grazie alle parate di Strakosha e a un pizzico di imprecisione dell’Italia in zona gol, dettaglio non trascurabile da sistemare in vista dei prossimi più complicati impegni contro Spagna e Croazia.
Intanto però i tre punti raccolti a Dortmund permettono all’Italia di mettersi in una buona posizione in ottica qualificazione agli ottavi e di guardare con maggiore fiducia e serenità ai big match che attende la Nazionale.

Il lavoro di Scamacca come pivot, le fiammate di Chiesa, gli inserimenti di Frattesi e Pellegrini sono i segnali positivi arrivati dal successo contro l’Albania. Oltre alla certezza Barella, al rientro e subito decisivo con il gol vittoria e con tante giocate preziose. L’Italia ha aggirato l’ostacolo iniziale – che poteva tramortire il gruppo – e, dopo aver raddrizzato la situazione, avrebbe meritato anche il terzo gol, negato dagli interventi di Strakosha, bravo a stoppare Scamacca, ma anche dall’imprecisione sotto porta, come testimonia il palo di Frattesi e le occasioni di Pellegrini. Nella ripresa subentra la stanchezza, la fluidità del primo tempo viene meno e l’Italia è costretta a subire il ritorno della selezione albanese.

Chiesa cerca di dare la scossa con un tiro da fuori senza pretese, ma tutti gli azzurri calano e i cambi portati da Spalletti non modificano l’inerzia del match. L’Albania resta dentro il match pur senza creare grosse insidie, almeno fino al 90′. Quando Donnarumma dimostra il motivo per cui è stato eletto miglior giocatore del torneo tre anni fa a Euro 2021 murando con il corpo il tiro della disperazione di Manaj, colpevolmente perso da Calafiori su un pallone a campanile. L’Italia si salva, tra luci e ombre. Con la consapevolezza che contro la Spagna, capace di travolgere 3-0 la Croazia ieri pomeriggio, servirà di più.

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