Un 20enne in gravi condizioni al Cannizzaro e un 26enne ferito al Santissimo Salvatore. Indagini in corso dei Carabinieri
È di due feriti il bilancio di una notte di violenza a Paternò, teatro di due sparatorie avvenute a poche ore di distanza l’una dall’altra. Si tratta, secondo le prime ricostruzioni ancora al vaglio degli inquirenti, di episodi collegati tra loro che hanno lasciato la comunità sgomenta.
Il primo episodio si è verificato poco dopo le 2 del mattino nel parcheggio dietro la Chiesa dello Spirito Santo, da sempre luogo di ritrovo per giovani ma anche scenario in passato di episodi di violenza. Qui un 20enne sarebbe stato raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco al culmine di una lite per futili motivi. Trasportato inizialmente all’ospedale di Paternò, il giovane è stato poi trasferito in gravi condizioni al Cannizzaro di Catania. Il presunto autore è ricercato dai Carabinieri.
Poco dopo, una seconda sparatoria si sarebbe consumata nel quartiere Scala Vecchia, nei pressi di Piazza del Ficus. A rimanere ferito un 26enne, parente del primo giovane, ricoverato al Santissimo Salvatore di Paternò. Anche in questo caso le indagini sono in corso e i militari dell’Arma mantengono il massimo riserbo.
Sui fatti è intervenuto via social padre Salvatore Alì, parroco della Chiesa dello Spirito Santo, che ha lanciato un duro appello alla comunità: «Sparatoria questa notte a Paternò, nello spiazzale dietro la Chiesa dello Spirito Santo. Due le persone ferite, due giovani. C’era da aspettarselo. Del resto gli appelli continui dei residenti sono rimasti sempre inascoltati. Ognuno ha la propria responsabilità, ma permettetemi di dire: i genitori di questi ragazzi e ragazze che stanno tutta la notte in giro senza nessun controllo dove sono?».
La città resta sotto choc, mentre i Carabinieri della Compagnia di Paternò proseguono le indagini per ricostruire l’esatta dinamica e risalire ai responsabili.
La città è sotto shock solo per questo fatto? ogni giorni i paternesi intelligenti, onesti, ed educati si dovrebbero disgustare per tutto quello che QUOTIDIANAMENTE accade a paternò notte e giorno.