Ars, Galvagno a Schifani dopo i ‘teatrini’ della manovra: “Se il rapporto è cambiato me lo dica lui”

Ars, Galvagno a Schifani dopo i ‘teatrini’ della manovra: "Se il rapporto è cambiato me lo dica lui"

Manovra regionale, Galvagno: “Lasciati soli in Aula da FI, Lega e DC. Ma il rapporto con Schifani è solido”

PALERMO – «Mi dispiace molto da dirigente di Fratelli d’Italia che tutti i deputati di Forza Italia, della Lega e della Democrazia Cristiana abbiano lasciato da soli – ed a un triste destino – in Aula i deputati di Fratelli d’Italia che hanno difeso, per quello che hanno potuto, gli articoli rimasti nel testo, salvando diverse norme tra cui quella sull’esenzione dei canoni irrigui ma che, purtroppo, hanno visto bocciare norme che riguardavano proprio gli assessorati di FdI». Lo scrive su Facebook il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, commentando le dinamiche in Aula durante la votazione della manovra quater.

«Assistere a dei teatrini comici e surreali come la richiesta di numero legale, fatta da un importante deputato di Forza Italia, fa riflettere – aggiunge Galvagno –. Probabilmente, se quei deputati che gironzolavano tra i corridoi fossero rientrati, avremmo potuto salvare qualche articolo in più. Insomma, a differenza di ciò che ho letto, il mio rapporto con il presidente della Regione è ben solido, ma se invece in queste ore fosse cambiato, ne prenderò atto solo quando mi verrà manifestato dal diretto interessato».

Il presidente dell’Ars ha inoltre rivendicato i contenuti positivi della manovra approvata: «L’Assemblea regionale siciliana – sottolinea – continua a svolgere il proprio operato nell’interesse della Sicilia e dei siciliani, approvando una manovra che aiuta i lavoratori dei consorzi di bonifica, finalmente stabilizzandoli, che incrementa il fondo della legge “liberi di scegliere”, che sostiene la zootecnia e gli allevatori, guarda con attenzione ai poveri e mantiene l’impegno con il Comune di Gibellina».

Galvagno ha poi ricordato che la manovra ha anche scongiurato la chiusura dell’Ipab di Paternò, grazie all’intervento dell’Aula e al «parere emblematico dell’assessore all’Economia che si è rimesso alla decisione dei deputati». Nella stessa finanziaria trovano spazio anche misure per gli Asacom, per i disabili gravissimi e per gli atleti del Comitato Paralimpico.

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