Colpo di scena nelle indagini sull’omicidio di Piersanti Mattarella, ucciso il 6 gennaio 1980 a Palermo. La Procura distrettuale antimafia del capoluogo siciliano ha fatto arrestare Filippo Piritore, ex investigatore della squadra mobile e successivamente prefetto, oggi settantacinquenne in pensione, accusato di aver depistato le indagini sulla morte dell’allora presidente della Regione Siciliana.
L’arresto è stato eseguito dagli uomini della Direzione investigativa antimafia su disposizione del gip di Palermo, su richiesta dei pm Antonio Carchietti e Francesca Dessì, coordinati dal procuratore Maurizio de Lucia.
Secondo l’accusa, Piritore avrebbe “impedito, ostacolato e sviato” le indagini, mentendo ai magistrati e fornendo versioni discordanti sulla sorte di un guanto trovato nella Fiat 127 usata dai killer per la fuga, reperto che – se analizzato – avrebbe potuto fornire elementi decisivi sugli esecutori materiali grazie alle moderne tecniche del DNA.
All’epoca dei fatti, Piritore era in servizio nella squadra mobile guidata da Bruno Contrada. In una relazione, dichiarò di aver consegnato il guanto a un agente della Scientifica, tale Di Natale, perché lo recapitasse al pm Piero Grasso. Ma sia Di Natale che Grasso hanno smentito. In seguito, Piritore ha cambiato versione indicando un fantomatico “Lauricella” del gabinetto scientifico: nome mai esistito negli organici.
Scrivono i magistrati palermitani: «Filippo Piritore, immemore del giuramento di fedeltà prestato alla Repubblica, dopo aver contribuito alla dispersione di un reperto di primario valore, ha continuato a perseguire un progetto illecito di depistaggio».
Nato ad Agrigento, Piritore entrò nell’amministrazione dell’Interno nel 1978. Ha prestato servizio nelle questure di Ragusa, Palermo e Roma. È stato questore di Macerata, Caltanissetta e Genova, e nel 2011 prefetto di Isernia.
Il caso sull’omicidio Mattarella, a 45 anni di distanza, resta al centro della ricerca di una verità completa sul ruolo di Cosa Nostra e sulle coperture istituzionali che potrebbero aver condizionato le indagini.
