Sparatorie a Paternò, nuove tensioni in ospedale: congiunto minaccia i medici prima dell’intervento

Sparatorie a Paternò, nuove tensioni in ospedale: congiunto minaccia i medici prima dell’intervento

Sparatorie a Paternò, nuovi dettagli: si costituisce un 20enne, parla di legittima difesa

Continuano le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Paternò per fare chiarezza sulle sparatorie avvenute nella notte tra venerdì e sabato. Due gli episodi distinti: il primo nei pressi del piazzale della Chiesa “Spirito Santo”, dove un 20enne è rimasto gravemente ferito ed è attualmente ricoverato all’Ismett di Palermo; il secondo nel rione Scala Vecchia, dove un 26enne è stato colpito agli arti inferiori e condotto all’ospedale di Paternò.

La vicenda si è arricchita di ulteriori particolari. Secondo quanto trapela, un congiunto di uno dei due ragazzi feriti trasportati al pronto soccorso di Paternò avrebbe minacciato i medici che si apprestavano a intervenire chirurgicamente. Sull’episodio sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri.

Sempre nella stessa notte, in via Feltre, nel quartiere Villetta-San Biagio, ignoti avrebbero esploso diversi colpi di pistola. In fase di verifica se i colpi siano stati indirizzati contro un’abitazione o esplosi in aria a scopo intimidatorio.

Novità importanti riguardano la prima sparatoria. Si è costituito il 20enne indicato come responsabile degli spari davanti alla Chiesa dello Spirito Santo. Il giovane avrebbe riferito agli inquirenti di aver agito per legittima difesa, sostenendo di essere stato circondato da un gruppo e di essere riuscito a disarmare uno dei presenti. Da quell’arma sarebbero partiti i colpi che hanno ferito il coetaneo, il quale – ha precisato – non sarebbe stato colui che aveva estratto la pistola.

Le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto della vicenda e ricostruire dinamiche e responsabilità.

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