Baudo e Musumeci, l’omaggio nel libro di Mirabella: due colonne di una Sicilia che non c’è più

Baudo e Musumeci, l'omaggio nel libro di Mirabella: due colonne di una Sicilia che non c'è più

“I nostri esordi”: Santino Mirabella racconta l’amicizia tra Pippo Baudo e Tuccio Musumeci

CATANIA – Pippo Baudo e Tuccio Musumeci, due figure simbolo della Sicilia e della catanesità, amati per la loro empatia e la straordinaria capacità – tipica di chi è nato ai piedi dell’Etna – di dare forma e concretezza ai propri sogni. A raccontarli è la penna attenta di Santino Mirabella, magistrato presso il Tribunale di Catania e scrittore, nel libro “I nostri esordi – Pippo Baudo raccontato da Tuccio Musumeci. E viceversa”, edito da Arianna.

«È un omaggio a Pippo e Tuccio, per avermi donato la loro amicizia – dichiara Mirabella – ma non è solo il racconto del loro esordio, poiché entrambi rappresentano le due colonne artistiche di un mondo che evapora tra indolenza e disinteresse per la cultura. Tuccio con il suo teatro e la capacità di rapire l’attenzione con la sola presenza, e Pippo con la televisione di intrattenimento di serie A».

È la storia di due ragazzi dal destino apparentemente già tracciato – uno avvocato o notaio, l’altro medico o pilota – che però la sera correvano nei locali siciliani per mettere in scena i propri sogni. Un libro nato come un’esigenza quasi fisiologica per ricordare Tuccio e “Super Pippo”, che ci ha appena lasciato, sotto forma di un’informale chiacchierata arricchita da aneddoti, ricordi e racconti di amicizia diventati parte del patrimonio collettivo.

«Il loro legame – prosegue Mirabella – è indissolubilmente legato all’evoluzione della storia e dello spettacolo della nostra Sicilia e del nostro Paese. Tuccio, incarnazione del non divo, è il teatro; mentre Pippo è la televisione per eccellenza, l’amico che la sera ti accoglieva in quell’altra casa che era, appunto, la giovane televisione italiana».

Tra le pagine del volume trovano spazio episodi inediti e un prezioso corredo fotografico che ritrae Baudo e Musumeci giovani e pieni di entusiasmo, insieme alle immagini della festa a sorpresa per gli 80 anni di Tuccio e all’emozione di Pippo, fino agli ultimi scatti del loro incontro a Roma con l’autore.

«Riaprire l’album dei ricordi dopo la perdita di un amico come Pippo non è semplice – conclude Mirabella –. Non scorderò mai le lunghe telefonate, durante le quali parlavamo di tutto, ma soprattutto del teatro catanese. L’ultima volta che lo vidi, poco più di un anno prima della sua scomparsa, era affettuoso ed espansivo come sempre. Indimenticabile anche il mio primo incontro con Tuccio, quando lo bloccai quasi sottocasa in una fredda sera d’inverno e lui mi scambiò per un rapinatore».

Ad omaggiare Pippo e Tuccio tra le pagine di “I nostri esordi” ci sono anche i contributi di Rossana Luttazzi – moglie di Lelio Luttazzi e presidente della Fondazione che ne porta il nome – e di Salvo La Rosa e Luca Madonia, che ricordano due siciliani autentici, innamorati di Catania e della Sicilia.

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