Adrano, lettera delle mamme al Commissario Sajeva: “Asilo Aylan è risorsa preziosa. Ci aiuti a riaprirlo”

Il conto alla rovescia è già cominciato e all’asilo comunale ‘Aylan’ di Adrano nessuno sa se può riaprire oppure – come pare probabile – dovrà restare chiuso.

Incerto sul proprio futuro il personale in servizio nella struttura, senza una risposta anche le mamme dei 40 bambini ospitati dall’asilo. Proprio le mamme, per dare una scossa alla situazione, hanno preso carta e penna e hanno scritto una lettera al Commissario che regge attualmente il Comune di Adrano per sapere come stanno le cose e se è vero che il tanto atteso finanziamento regionale sta per arrivare.

Siamo certi che il dott. Sajeva, Commissario straordinario, farà avere una risposta al gruppo di mamme.
Questo il testo della lettera:

Gentile Commissario straordinario dott. Sajeva,
Come mamme di bimbi che frequentano l’asilo comunale Aylan siamo preoccupate, indignate ed arrabbiate.
L’asilo è tra le risorse più preziose di questo territorio che consente alle mamme di ben 40 bambini di lavorare e contribuire non solo alle finanze domestiche, ma anche all’economia collettiva e territoriale.
Dall’1 settembre queste mamme non sapranno a chi lasciare i propri figli e le dipendenti dell’asilo non avranno più un lavoro.
A tutte queste donne e alle loro famiglie, la politica deve dare una risposta.
Che la scadenza del contratto di appalto fosse prevista per la fine di agosto era già noto.
Nei mesi precedenti, infatti, ci siamo rivolte agli uffici competenti per avere informazioni circa il futuro del nuovo anno scolastico ottenendo risposte evasive o false rassicurazioni.
Del perché siamo giunti ormai alla scadenza senza che poco o nulla si sia mosso non è dato sapere.
Inizia il rimpallo di responsabilità, amara commedia, cui ormai purtroppo come cittadini siamo abituati.
Forse ogni tanto ci dovremmo dire la verità. Siamo responsabili tutti, innanzitutto l’amministrazione e la politica, ma anche noi cittadini che dovremmo vigilare sulla gestione della cosa pubblica, senza mai abbassare la guardia. Abbiamo visto i politici di vari schieramenti proclamare dichiarazioni di impegno ora.
Bene, meglio tardi che mai. Ciò non toglie che dall’1 settembre queste famiglie dovranno arrangiarsi, in famiglia o ricorrendo ad asili privati.
I nostri figli meritano di meglio di quel che finora si è fatto. Chiediamo un impegno vero, fattivo, concreto ed immediato perché il nostro amato asilo possa rimanere aperto e ricevere i dovuti finanziamenti.

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