Calcio Catania, corto circuito tra Federcalcio e Lega Pro: pugno duro di Lo Monaco

Serie B a 19 squadre: sono ore di riflessione in attesa di una decisione della Federcalcio. Ammesso che arrivi un comunicato o una firma, comunque il commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, dovraà‘ dare un’indicazione. Oppure lascera’ che a decidere sia stata la stessa Lega, senza opporsi e facendosi da ‘scudo’ con la decisione di far slittare la camera di consiglio del Collegio di Garanzia al 7 settembre? Ben oltre l’inizio di un campionato previsto il 25 agosto che deve per forza partire. Questione di opportunità, dei 19 club cadetti che spingono per l’autoriduzione dell’organico per il bene di sistema, e soprattutto per i detentori dei diritti tv che potrebbero a loro volta fare causa a Figc e Lega per non aver rispettato i tempi. Da venerdì, data della decisione del Collegio di Garanzia sui ricorsi di Novara, Catania e Siena, e subito dopo la Lega di Mauro Balata ha diramato il comunicato unilaterale con cui annunciava il format a 19 squadre, era attesa una comunicazione da via Allegri che però non è mai arrivata. Perchè nel frattempo, Fabbricini ha preso tutto il tempo a disposizione per capire con i legali a cosa andrebbe incontro la Figc (ma anche lui stesso) esponendosi al rischio di ricorsi e richieste di risarcimento milionarie da parte delle società escluse. Nelle ultime ore il conciliabolo si sarebbe esteso anche al subcommissario Angelo Clarizia, che fin dall’inizio della gestione commissariale era stato incaricato di occuparsi delle questioni legali giuridiche sulle riforme. Anche perchè qualsiasi decisione verrà presa dalla Figc di certo ci saranno scontenti e rischi ricorsi. Finora però, ad esporsi pubblicamente è stato il solo Catania per voce del suo amministratore delegato, Pietro Lo Monaco: “Attaccheremo i fondi della Federcalcio, ricorreremo per quattro procure diverse contro la Figc e Fabbricini. Questo e’ un golpe”. Parole durissime, in una guerra che si disputa tra i club esclusi da un lato e il gruppone delle 19. Da Milano, sponda Lega di B, trapela che il rischio più grande sarebbe piuttosto lasciare il torneo a 22, con lo spauracchio di un epilogo simile a quello visto questa estate con tre club falliti. Un caos, da cui resta fuori il format: la Serie B conserverà quindi retrocessioni e promozioni, playoff e playout come in passato. Ma le possibili esclusioni hanno generato anche una reazione a catena con la sottostante Lega Pro di Gabriele Gravina (tra i più fervidi contrari al commissariamento), che ha diffidato la Federcalcio dall’approvare la cura dimagrante. E l’Assocalciatori non sembra entusiasta di questa soluzione.

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