Animali, al via oggi il banco farmaceutico “Curiamoli tutti”. Petrina (Lav): “Tante adesioni”

Tra ambulatori veterinari, cliniche veterinarie e farmacie hanno aderito in 36.

Catania è una città in cui c’è tanta sensibilità rispetto al fenomeno del randagismo nei confronti del quale le amministrazioni, negli anni, non sono riuscite a trovare soluzioni”. C’è soddisfazione nelle parole di Angelica Petrina, volontaria di Lav Catania, che, in una intervista all’agenzia Dire, ha fatto il punto sulla campagna #CURIAMOLITUTTI in programma da domani e fino al 16 dicembre. Parte oggi, dunque, il primo ‘Banco farmaceutico veterinario’ d’Italia per aiutare i quattro zampe in difficoltà, costretti a subire gli elevati costi dei farmaci veterinari, in media cinque volte superiori rispetto agli omologhi per uso umano. La campagna, patrocinata dal ministero della Salute e dalla Federazione nazionale ordini veterinari italiani (FNOVI), ha l’obiettivo di raccogliere prodotti farmaceutici veterinari che saranno donati a persone bisognose, gattare e rifugi in difficoltà. E la città siciliana non ha fatto mancare il proprio entusiasmo: “Abbiamo dovuto rinunciare a molte adesioni – spiega Petrina – perché ne sono arrivate talmente tante che non sapevamo come dividerci. Qui ci sono davvero tanti animali in strada e molte famiglie ne hanno accolti in casa, ma sostenere i costi per le cure di cani e gatti è molto complicato per l’elevato costo che hanno in tutta Italia”.
L’elevato costo delle cure per gli amici a quattro zampe è un problema che, a detta di Lav, ha due possibili spiegazioni. Da un lato è dovuto al fatto che “gli animali, attualmente, vengono considerati un bene di lusso e non aiuta che, in molte occasioni, alcuni personaggi piu’ o meno famosi, hanno ostentato situazioni anche umilianti per i loro animali, facendogli indossari collane di diamanti o cappotti. La condizione in cui versa la maggior parte degli animali, soprattutto al sud, è molto lontana da questa”. Dall’altro ci sono altri equilibri con “le lobby delle case farmaceutiche” che “hanno tutto l’interesse a mantenere prezzi così elevati”. Basti pensare, sottolinea Petrina, che “in Italia il veterinario non ha la possibilità di prescrivere il farmaco umano con lo stesso principio attivo di quello veterinario, farmaco che costerebbe molto meno. L’unico caso in cui e’ autorizzato a farlo si verifica quando non esiste, e sono pochissimi i casi, un medicinale specifico per l’animale”. L’attività di Lav Catania, ovviamente, non si esaurisce in un evento che e’ solamente la punta dell’iceberg di un’attività che si svolge ogni giorno: “Noi ci muoviamo su due fronti. “Uno – spiega – è quello istituzionale, sia con un costante dialogo con le amministrazioni che sono quelle che devono monitorare il fenomeno, bloccare le nascite, occuparsi delle microchippature, sia facendo informazione con i cittadini per fargli conoscere, ad esempio, quali sono le normative che tutelano gli animali; l’altro e’ il lavoro quotidiano che facciamo in strada: sono circa 100, tra cani e gatti censiti e sterilizzati, quelli di cui ci occupiamo con i volontari di Lav Catania, ad esempio sistemando delle cucce all’aperto dove loro possono trovare rifugio e dove, ogni giorno, andiamo a portargli del cibo”. Lav si occupa prevalentemente di animali domestici che sono anche quelli maggiormente interessati dalle segnalazioni dei cittadini. Non mancano, però, richieste di altro tipo: “Ci capita anche che ci chiedano informazioni sul circo, sia cittadini che enti. A questo proposito – conclude Petrina – voglio sottolineare l’esempio di Paternò che è l’unico luogo in tutta la Sicilia in cui è stato messo a punto un regolamento così stringente che hanno smesso di chiedere autorizzazioni per portare il circo lì'”.

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