Sono giorni tristi per la comunità paternese, muta e addolorata dopo l’eccidio familiare di via della Libertà.
Oggi è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Gianfranco Fallica, l’uomo di 34 anni che – secondo una ricostruzione probabile dei fatti – avrebbe premuto il grilletto della pistola per uccidere la moglie Cinzia, i due figli Daniele e Gabriele e poi farla finita, utilizzando la stessa arma.
Non c’è un solo paternese che in questi giorni di dolore lancinante non si sia chiesto il motivo di tutto ciò.
Domani si celebreranno i funerali di Cinzia Palumbo e dei due bambini (leggi articolo).
A Paternò è stato proclamato il lutto cittadino da parte del sindaco Nino Naso.
“E’ un lutto che colpisce l’intera città, – commenta il primo cittadino – mai un dolore così atroce. In città non si parla d’altro che di questo, è una vicenda che ha colpito il cuore di tutti. Sono profondamente scosso come tantissimi altri paternesi”.
Gli investigatori, intanto, continuano senza sosta le indagini per capire cosa è successo all’interno della casa di via Libertà, cosa ha fatto scattare la follia omicida che ha distrutto in un attimo una famiglia apparentemente salda e serena.
Per cancellare ogni dubbio – come già da noi anticipato – gli inquirenti hanno deciso d’effettuare la prova dello ‘stub’, per stabilire chi ha sparato la sera del 7 dicembre. Come per l’autopsia, nemmeno per questo esame trapela alcunché.
A “La Vita in Diretta”, il fratello della donna non ha avuto dubbi nell’indicare il cognato come l’artefice di tutto: “Cinzia non sarebbe stata capace di uccidere una mosca”.
Sabato sarà il giorno del funerale di Gianfranco Fallica. La mattinata dello stesso giorno in tanti si sono dati appuntamento per l’iniziativa “Camminando insieme”: un corteo silenzioso, a “parlare” saranno i fiori bianchi che ciascun partecipante porterà con sé.
Sabato si parte alle 11.00 dalla Villa comunale e si prosegue fino in via della Libertà, dove domenica scorsa è stata scoperta la strage familiare.
