Paternò, lo scaricabarile di Naso dopo bocciatura anticipazione liquidità: “Colpa dell’opposizione”

Il sindaco Naso mal digerisce la batosta inflittagli oggi dalla mancata approvazione dell’anticipazione di liquidità di ben 2 milioni e 600 mila euro da parte del Consiglio comunale dove – numeri alla mano – ha la maggioranza.
Nella conferenza stampa indetta “in forma urgente” oggi pomeriggio punta il dito contro quei consiglieri che stamattina erano presenti all’assise cittadina ma che sono rimasti fuori dall’aula. Non una riga, nel comunicato stampa, ai “suoi” consiglieri assenti che avrebbero dovuto invece garantire l’approvazione di un punto così importante per l’ente. Solo 10 consiglieri, infatti, oggi erano presenti al Consiglio. Aassenti Cunsolo, Rapisarda e Paternò (alcuni di loro, a quanto pare, sono arrivati fuori tempo massimo).
“Mi corre l’obbligo – scrive il sindaco Naso nel comunicato – di comunicare a tutta la città di Paternò le dannose conseguenze derivanti dal comportamento irresponsabile posto in essere da quei consiglieri comunali che in data odierna, nonostante fossero presenti, hanno preferito non sedersi in aula, non consentendo il raggiungimento del numero legale ed impendendo al Consiglio comunale di poter approvare il documento di cui trattasi”.
Naso aggiunge poi che l’anticipo cui si voleva far ricorso – entro e non oltre la data di oggi – era di 2 milioni e 606 mila euro “…grazie alle quali il Comune di Paternò avrebbe potuto e dovuto, entro quindici giorni dall’erogazione, onorare i propri debiti commerciali con professionisti, imprese, piccoli artigiani ecc., dando a questi ultimi, in tempi brevissimi, una boccata d’ossigeno in un momento di grave crisi economica mondiale. Quanto sopra, evidentemente, è stato impedito dai consiglieri oppositori, in maniera del tutto immotivata”.
Nessun riferimento alla ‘diserzione’ dei consiglieri della sua maggioranza che, davanti ad un atto di così rilevante importanza, stamattina avrebbero dovuto assicurare prima il numero legale e poi l’approvazione dell’atto. Del resto, la convocazione mattutina – irrituale per il Consiglio comunale – lasciava prevedere una presenza massiccia dei consiglieri di maggioranza, ben consapevoli di cosa si andasse a votare e delle conseguenze legate alla mancata approvazione di un’anticipazione richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti.
Naso, nella parte finale del comunicato, spiega concretamente i danni che derivano da ciò che è successo oggi: “Le conseguenze ancora più gravi riguardano l’esercizio finanziario 2020, in quanto la legge di stabilità nazionale prevede che in caso di mancato accesso al fondo di cui trattasi, la percentuale di accantonamento da dover prevedere nel 2020 per la costituzione del fondo dio garanzia debiti commerciali…sarà raddoppiata.
“Al contempo – aggiunge il sindaco – sarà raddoppiata la percentuale di riduzione dei costi per consumi intermedi. Quanto descritto comporterà, inevitabilmente, dei tagli alle spese per i servizi da rendere alla cittadinanza con l’aumento delle tasse locali, con conseguenze dirompenti per i cittadini”.
Finale da ‘Armageddon’ ma dai toni del tutto autoassolutori. Attendiamo la presa di posizione dei consiglieri chiamati in causa.

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