Paternò, associazioni pro-Naso attaccano opposizione consiliare: e si ostinano a non capire

 

 

Un salto nel vuoto, finito come tutti sanno, il cui esito infausto si vuol far cadere sulle spalle dell’opposizione consiliare di Paternò. I sostenitori del sindaco Naso seguono la linea dettata dal primo cittadino e addebitano alla composita controparte in consiglio comunale tutte le colpe per la mancata approvazione dell’anticipazione di liquidità che avrebbe portato 2,6 milioni nelle casse del Comune. Le associazioni pro-Naso Crisalide, Presenti per Paternò, Obiettivo Comune ed Enosis si spingono finanche a chiedere le dimissioni dei consiglieri ribelli come se provvedere a tappare le falle dei debiti dell’amministrazione dovesse essere prima di tutto un problema dell’opposizione. Nel dare per scontato che la maggioranza rabberciata che appoggia Naso avrebbe approvato un punto così importante è stato un errore madornale. Troppi mal di pancia hanno caratterizzato le ultime mosse dei gruppi consiliari vicini al sindaco. Sono loro, la maggioranza, che dovevano garantire la presenza in aula alla riunione consiliare mattutina dei giorni scorsi. Insistere sul ritardo di alcuni di loro come se fosse un banale incidente di percorso equivale a stravolgere i fatti. Vale ripeterlo sino alla noia: ciò che è accaduto è tutto interno alla maggioranza di Naso. Chi vuole addebitare la colpa ai consiglieri d’opposizione sbaglia di grosso.

Ecco il testo integrale del comunicato delle associazioni pro-Naso.

Dopo aver danneggiato la città, adesso, alcuni vogliono distruggere la personalità politica del Sindaco con attacchi personali mai visti e accuse gravi e ingiustificabili.
I consiglieri di minoranza stanno tentando vigliaccamente di far scadere un’evidente “Questione politica” in un “penoso caso di carattere personale”.
Quegli stessi consiglieri di minoranza che hanno preferito fare passerella davanti ai microfoni piuttosto che sedersi responsabilmente in Consiglio Comunale.
La vera istigazione è proprio lì: presentarsi davanti l’aula consiliare e non entrare. Cosa hanno voluto dimostrare?
Gli stessi consiglieri di minoranza che hanno scelto di restare a braccia conserte per sottrarsi al dibattito che avrebbe fatto emergere la scelleratezza della loro assurda posizione a danno della città!
Ma quanto inscenato dalla minoranza il 28 febbraio fuori dal Consiglio Comunale non ha nulla a che vedere con la democrazia, né con la politica.
Davanti a un’opportunità data dal Governo Nazionale a tutti i Comuni d’Italia per far tirare il fiato e poter pagare fornitori, imprese e poter erogare servizi, tutti dovevano essere uniti con responsabilità e senso del dovere, al di là di steccati o colori politici, senza scadere in una questione personale.
La politica non è un fatto personale ma un “servizio”!
Tantissimi Comuni hanno colto questa grande opportunità dove si sono visti consiglieri di maggioranza e consiglieri di minoranza uniti votare all’unanimità per il bene comune.
Non doveva essere una guerra al Sindaco, una guerra alla maggioranza, una guerra a Nino Naso!
Vogliamo dire a questi consiglieri che hanno tradito il loro stesso mandato elettorale, che il Consiglio Comunale non è un gioco né uno scambio di interessi e che è ora di finirla perché i capricci di pochi non devono essere pagati da molti, anzi, da tutti i paternesi che sono i veri giudici di questa pessima pagina politica e che piuttosto che fare i leoni da tastiera o da microfono non dimenticate, voi consiglieri-assenti, che avete un obbligo morale verso Paternò e i Paternesi.
Avete anteposto il vostro odio politico e la vostra continua ricerca dello scontro all’interesse della Città, che oggi è l’unica ad uscirne sconfitta.
Avete mancato di rispetto alle Istituzioni, al ruolo che ricoprite, alla Città e ai Cittadini.
O SVOLGETE IL VOSTRO RUOLO IN MANIERA RESPONSABILE O RASSEGNATE LE DIMISSIONI.

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