Corruzione, il leghista Siri si difende: “Mai preso mazzette, non so nulla di mafiosi, non mi dimetto”

“E’ una roba folle… Non pensavo che fare politica fosse così pericoloso”. Lo sostiene il sottosegretario leghista Armando Siri in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ respingendo l’accusa di aver ricevuto una ‘mazzetta’ da 30 mila euro. “Io non so nulla di questa storia.
Mi sento come se mi avessero battuto un badile sulla faccia.
Quello che so è che non ho mai preso un soldo da nessuno. Sono tranquillissimo”. “La mafia, i mafiosi, addirittura. Ma che ne so io che c’è uno dietro che è un mafioso? Non sono mai stato a Palermo, mai stato a Trapani. Io lavoro. Certo, se mi chiamano dalle categorie… Tutti i giorni ce n’è uno che ti chiede cose”. Per quanto riguarda le dimissioni, il sottosegretario replica: “E per che cosa? Non esiste, la Lega e’ compatta e io resto dove mi trovo. So di non aver fatto nulla, mai nella vita”. I 5 Stelle “usano me come carne da macello ma la questione politica mi interessa relativamente.
L’unica cosa che mi sta a cuore in questo momento sono i miei affetti”.

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