“Mediae aetatis vestigia Terrae Paternionis”, è il titolo del convegno di studi medievali che si terrà venerdì 7 giugno presso la Biblioteca comunale di Paternò, tra gli organizzatori: Comune di Paternò, SiciliAntia sede di Paternò, Soprintendentenza ai BB.CC.AA. di Catania, Polo Regionale di Catania per i Siti Culturali, Università di Bamberg, Università degli Studi di Catania, Proloco Paternò.
Si inizierà con i saluti istituzionali:
Antonino Naso, Sindaco di Paternò
Filippo Sambataro, Presidente del Consiglio Comunale di Paternò
Rosalba Panvini, Soprintendente per i BB.CC.AA. di Catania
Gioconda Lamagna, Direttore del Polo Regionale di Catania per i Siti Culturali
Salvina Sambataro, Presidente Associazione Pro Loco Paternò
Simona Modeo, Presidente Regionale SiciliAntica
Questi gli interventi della prima sessione moderata da Rosalba Panvini:
Laura Maniscalco
Dirigente Sezione Beni Archeologici della Soprintendenza per i BB.CC.AA di Catania
“La ricerca archeologica nel territorio di Paternò: le fasi arabo-normanna e sveva”
Michelangelo Messina
Dottorando presso l’Università degli Studi di Catania
“La madina islamica di Paternò ed il suo iqlim (X-XI secolo): profilo storico e quadro archeologico”
Orazio La Delfa
Numismatico, consigliere regionale di SiciliAntica
“Rinvenimenti monetali dall’area dell’Acropoli”
Nel primo pomeriggio gli interventi della seconda sessione, modera Gioconda Lamagna:
Francesco Barone
Università degli Studi di Catania
“La genesi del potere aleramico nel territorio di Paternò”
Horst Enzensberger
Docente di discipline ausiliarie della Storia presso l’Università di Bamberg
“Le pergamene di Santa Maria della Scala di Paternò alla Biblioteca Comunale di Palermo”
Mimmo Chisari
Presidente Associazione SiciliAntica sede di Paternò
“Chiese medievali, memorie di un sepolto passato: Santa Maria della Scala, San Nicolò “trans flumen Paternionis” e San Giovanni Gerosolimitano”
Lucia Arcifa
Professore associato di Archeologia medievale presso l’Università degli Studi di Catania
“Paternò e l’archeologia medievale in Sicilia: riflessioni a margine per una nuova agenda della ricerca”