“Adrano Antica” riscopre riti e leggende della storia cittadina: nell’ara degli dei Palici citata nell’Eneide

“Adrano: il culto e le vestigia” é l’evento organizzato da Adrano antica, l’associazione culturale nata con il fine di divulgare la storia locale, nell’ambito dell’itinerario “I Greci nella Valle dell’Alcantara e nelle terre dell’Etna”. L’ultima tappa, dopo gli appuntamenti nel parco archeologico di Giardini Naxos, Maletto, Bronte, Francavilla di Sicilia e Randazzo, si è conclusa nella area della Valle delle Muse, nel territorio di Adrano. Durante la visita, guidata dal responsabile di Adrano Antica Francesco Branchina, i visitatori sono stati accolti da personaggi in costume sacerdotale d’epoca che hanno rivitalizzato il rito di iniziazione basandosi sulle fonti storiche dello studioso adranita, nella valle caratterizzata da un paesaggio suggestivo in cui insiste l’ara degli dèi Palici citata da Virgilio nel libro IX dell’Eneide. La visita è stata arricchita dagli interventi del geologo Fabio Bonaccorsi, dal naturalista Enzo Crimi che hanno spiegato rispettivamente ai numerosi visitatori presenti, arrivati da molte città del territorio etneo, la formazione dei millenari colonnati lavici e la flora che fa da corollario al luogo. Dopo la ‘scoperta’ dei siti archeologici, la visita è continuata fra le prestigiose sale del museo ospitato nel Castello Normanno. Ad accogliere gli ospiti nel dongione normanno degli Altavilla é stata la dottoressa Annalisa Costa dell’Università di Trento specializzata in archeologia preistorica, che con la spiegazione fornita dei numerosi reperti neolitici rinvenuti nel territorio di Adrano, ha letteralmente incantato l’uditorio. La visita si è conclusa alle mura ciclopiche.

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