Bimbi travolti dal Suv, nuova accusa per uno degli arrestati: Rosario Greco è in carcere per omicidio stradale plurimo

Sarebbe stata una ‘occhiata di troppo’ a scatenare la violenta reazione di Rosario Greco, raggiunto ieri mattina da un ordinanza di custodia cautelare che gli e’ stata notificata in carcere con l’ipotesi di tentato omicidio.
Greco e’ in carcere con l’accusa di omicidio stradale plurimo, aggravato dal fatto che guidava sotto l’effetto di alcool, per la morte dei due cuginetti di Vittoria, Alessio e Simone D’Antonio, falciati dal suo Suv l’11 luglio scorso. La nuova ordinanza emessa dal gip su richiesta della Procura, riguarda un episodio che risale al 15 giugno ed e’ accaduto davanti ad un camion bar.
LE INDAGINI SULL’INCIDENTE
Ieri, intanto, sono state avviate le procedure per determinare la velocita’ del Suv che la sera dell’11 luglio imboccando via IV Aprile a Vittoria ha ucciso Alessio e Simone D’Antonio, i due cugini undicenni che stavano seduti davanti all’uscio di casa. Alle operazioni hanno assistito anche i legali delle famiglie D’Antonio, Enrico Cultrone e Giovanni Burrafato, e di Rosario Greco, che era alla guida del Suv quella notte, Nunzio Citrella e dei tre passeggeri dell’auto, Italo Alia. Sono state posizionate sul posto dalla Polizia Scientifica le strumentazioni necessarie al calcolo della velocita’ e con il calare della notte sono iniziati i test. Le immagini ricavate serviranno a ricostruire con esattezza la dinamica. Ad operare, oltre alla Scientifica, c’erano anche la Mobile, la Polizia municipale e la Polstrada. Greco e’ accusato di omicidio stradale plurimo aggravato mentre gli altri tre che erano con lui – Angelo Ventura, Alfredo Sortino e Rosario Fiore – di omissione di soccorso.

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