I piromani sono i forestali: le parole del Presidente della Regione Nello Musumeci rilasciate in una intervista a Repubblica incendiano – è il caso di dire – le polemiche sui roghi che anche quest’anno divorano ettari di macchia mediterranea. «Questa volta abbiamo messo in campo tutte le misure necessarie per fronteggiare gli incendi – afferma Musumeci sulle pagine del quotidiano -, trovando anche i fondi per finanziare l’attività di sette squadre aggiuntive dei vigili del fuoco. Ma che siano sette o settanta, le squadre dei vigili, poco cambia. Non prendiamoci in giro. Quasi tutti i roghi sono dolosi, e se sono dolosi è difficile neutralizzarli perché si estendono in fretta».
Msumeci, nell’intervista, invoca la linea dura e il carcere per chi appicca gli incendi: “Se poi risulta che questo delinquente alcuni mesi l’anno lavora per conto della Regione, beh, viene voglia di allungare la permanenza in galera».
CGIL: “PAROLE INCOMPRENSIBILI, MUSUMECI CHIEDA SCUSA” “Se il presidente della Regione Nello Musumeci è informato o è a conoscenza di notizie o di fatti certi, si rechi in procura per assicurare alle forze dell’ordine i veri colpevoli degli incendi”. Così i segretari generali di Cgil Palermo e Flai Cgil Palermo, Enzo Campo e Dario Fazzese, commentano le dichiarazioni del governatore sulle responsabilità dei forestali per gli incendi divampati in questi giorni in Sicilia. Dichiarazioni che il sindacato definisce “incomprensibili”. “Chiediamo al presidente della Regione di chiedere scusa ai lavoratori forestali, ingiustamente additati come colpevoli mentre ogni giorno questi lavoratori mettono a repentaglio la propria vita nel contrasto degli incendi e spesso operano con pochi e obsoleti strumenti”. “Ci saremmo aspettati – proseguono i due segretari – da parte del presidente della Regione non certo un attacco nei confronti di chi rappresenta solo la fase terminale del processo legato alla gestione dei boschi e dell’antincendio. Il presidente avrebbe dovuto concentrare l’attenzione sulle gravi responsabilità del suo governo, assumendosi il peso dell’incapacità a gestire un settore così complesso come quello della cura e della salvaguardia del patrimonio boschivo. Questo è un settore abbandonato, ancora in attesa di una riforma che dia maggiori e più efficaci strumenti per il contrasto agli incendi e per la tutela del territorio”.
FAVA: “MUSUMECI SI AUTOASSOLVE” “Mi pare che la scelta del presidente Musumeci di indicare, ad ora senza prove, gli operai forestali come i principali responsabili dei roghi che stanno devastando la Sicilia sia auto assolutoria e abbastanza pavida.” Lo afferma il presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava, secondo il quale “la ricerca dei responsabili materiali degli incendi non puo’ eludere il tema di una prevenzione e di una cura del territorio, ad oggi del tutto carenti se non inesistenti. E’ proprio la tutela del territorio, infatti, che costituisce il primo essenziale livello di difesa contro incendi e aggressioni ed e’ una responsabilità della politica e delle scelte del governo occuparsene per tempo. Responsabilità politica, sottolineo, Di questo governo cosi’ come di quelli precedenti”. “Per quanto riguarda gli operai forestali – conclude Fava – vanno svincolati dal perenne ricatto clientelare della politica con processi di stabilizzazione e di riqualificazione affinché diventino, davvero, i primi custodi del territorio siciliano” .