Paternò, l’ospedale che verrà piace al Comitato: “Buoni risultati se si lavora insieme”

A Paternò, il Comitato Difendiamo l’Ospedale esprime soddisfazione dopo la decisione del dg dell’Asp Maurizio Lanza di inserire nel piano che riguarda il nuovo assetto della struttura ospedaliera i servizi di otorino e cardiologia assenti nella bozza. “Per le altre unità (endoscopia, oculistica e psichiatria), delle quali non si hanno traccia nel piano aziendale – scrive il Comitato in una nota stampa – lo stesso direttore Lanza avrebbe preso un preciso impegno su un loro successivo inserimento. Tutto ciò lo apprendiamo dal primo cittadino di Paternò Nino Naso che ieri pomeriggio ha partecipato alla riunione svoltasi, a Catania in cui i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale hanno illustrato ai sindaci del territorio l’atto aziendale”.
Il Comitato ‘fotografa’ l’ospedale SS. Salvatore così come lo prevede il nuovo piano sanitario regionale: 44 posti letto (28 posti letto per “acuti”, ossia 14 di medicina, 8 di ortopedia e 6 di chirurgia, 16 di lungodegenza.
“Come Comitato, – continua la nota – tuttavia, teniamo alta l’attenzione affinché quanto ciò detto venga concretamente realizzato. Nel contempo ci preme ribadire che apprezziamo l’operato svolto dall’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza e dall’onorevole Giuseppe Zitelli, i quali avevano annunciato, già 24 ore prima della riunione dei sindaci con il direttore generale ASP, attraverso due comunicati stampa, l’inserimento del servizio di otorino nell’atto aziendale; cosi come apprezziamo il lavoro svolto dal sindaco Nino Naso per la tutela del nosocomio paternese. Ricordiamo che solo lavorando tutti insieme (istituzioni regionali, locali e comitato civico), in sinergia è possibile raggiungere determinati obiettivi, in primis la tutela della salute.
Non si hanno ancora notizie certe – conclude l’intervento – sull’avvio dei lavori che interessano la struttura ospedaliera. Interventi annunciati mesi addietro, ma ancora fermi. “Siamo preoccupati, e non sappiamo francamente il perché i lavori non siano partiti. Ci riferiamo a quelli da realizzare al pronto soccorso, alla ricollocazione del laboratorio analisi e al recupero delle due ali, chiuse da oltre 10 anni, del nosocomio. Attendiamo. Ma non per sempre. Vogliamo una data certa dell’avvio dei lavori. Lo vogliono i cittadini.”

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