
In occasione della 30^ edizione dell’Expo del Pistacchio, la “Pinacoteca Nunzio Sciavarrello”, testimone di storia, cultura e tradizione brontese – presieduta da Carmelo Indriolo – ha accolto la mostra di arte ceramica “Concreta”. Gli artisti che hanno preso parte a quest’evento, esponendo le loro opere, sono Letizia Russo e Vincenzo Vignera.
Letizia Russo, che sin dalla fanciullezza ha nutrito una passione sviscerato per l’arte, ha coronato il suo sogno dopo il pensionamento, dando libero sfogo alla sua vena artistica e affinando la tecnica del modellamento presso vari artisti e ceramisti. “Da piccina, quando ero a tavola, mi dilettavo a modellare la mollica del pane creando pupazzetti e forme – continua – non riuscivo a stare lontana dalla sensazione di creare con le mie mani qualcosa di unico”.
Vincenzo Vignera, grazie alle sue esperienze lavorative che lo hanno perfezionato, ha acquisito una notevole abilità nell’uso del tornio e del pennello. Oltre a dedicarsi alla tradizione siciliana, associa anche quella umbra, riprendendo elementi e caratteri rinascimentali. I due collaborano e lavorano insieme con uno scambio di idee e di consigli, guardando con occhio critico e oggettivo l’uno il lavoro dell’altra e viceversa.
È dalla terra che tutto ha origine. L’elemento atavico che abbraccia la vita e la nutre. L’argilla, infatti, risiede sulle sponde di fiumi o torrenti e gestirla non è semplice: essa è una materia viva, non statica e, se miscelata con l’acqua, assume una sensibile plasticità. Dagli ossidi del terreno dipende la colorazione dell’argilla che può essere, più comunemente, bianca o rossa. Cos’altro, se non la ceramica, per un inno alla sicilianità. Letizia Russo e Vincenzo Vignera hanno dato vita a innumerevoli lavori, omaggiando la terra natìa: cupole di Chiese siciliane, campanelle in maiolica bianca decorate a mano, vasi con agrumi meridionali e teste di moro in memoria delle antiche leggende della regione. Una lode alla creatività degli artisti e alle tradizioni e ai colori della Sicilia.