Focus Istat su incidenti, in Sicilia un’ecatombe sulle strade: 210 vittime nel 2018

In Sicilia ancora troppi incidenti stradali. Nel 2018 si sono verificati 11.019 episodi che hanno causato la morte di 210 persone e il ferimento di altre 16.418.
Rispetto al 2017 diminuiscono in misura molto modesta gli incidenti (0,3%) e i feriti (0,2%), invece le vittime della strada sono due in più; in contrapposizione con la tendenza nazionale che presenta una diminuzione seppur moderata per questo aggregato. Emerge da un focus dell’Istat. In Sicilia, nel 2018, l’incidenza degli utenti vulnerabili per eta’ (bambini, giovani e anziani), deceduti in incidente stradale, e’ superiore alla media nazionale (51,4% contro 45,3%).
I costi sociali degli incidenti stradali quantificano gli oneri economici che, a diverso titolo, gravano sulla societa’ a seguito delle conseguenze di un incidente stradale. Nel 2018 il costo dell’incidentalita’ con danni alle persone e’ stimato in oltre 17 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale (283,1 euro pro capite) e in 1,1 miliardi di euro (223,1 euro pro capite) in Sicilia; la regione incide per il 6,6% sul totale nazionale.
Tra il 2017 e il 2018 l’indice di lesivita’ e’ rimasto pressoche’ stabile con 149 feriti ogni 100 incidenti; cosi’ pure sono rimasti stabili l’indice di mortalita’, con 1,9 decessi ogni 100 incidenti, e l’indice di gravita’ (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) pari a 1,3.
L’incidentalita’ rimane alta lungo tutta la costa, in particolare trapanese, messinese, ragusana e il versante orientale e in tutti i comuni capoluogo di provincia. La pericolosita’ e’ alta lungo la A18 Messina- Catania, la statale agrigentina 123 e 190 e la 626 che collega Caltanissetta a Gela.
L’indice di mortalita’ in prevalenza cresce in alcuni comuni agrigentini, nisseni ed etnei, mentre diminuisce in provincia di Trapani e nella zona sud orientale. Il 54,6% degli incidenti stradali e’ concentrato nei poli urbani; considerando anche le Aree di cintura, che comprendono i comuni piu’ prossimi ai Poli, si arriva al 73,9% del totale. Nei comuni delle Aree interne, caratterizzate da distanze superiori ai 20 minuti di percorrenza dai Poli urbani, gli incidenti rappresentano il 26,1% del totale regionale.
Nel totale dei Centri il numero delle vittime e’ in diminuzione del 18% rispetto al 2017. Nelle Aree Interne le vittime aumentano del 39,7%.

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