Paternò, randagio muore dopo avvelenamento: Panassidi (Upa) si scaglia contro giunta

A Paternò, stamattina, è stato trovato un randagio moribondo, probabilmente avvelenato.

A darne notizia, attraverso un post sui social, Giuseppe Panassidi, responsabile dell’associazione animalista UPA (Uniti per gli animali), che ha pubblicato un video e una foto del meticcio moribondo: “Un cittadino ha allertato i volontari – ha specificato Panassidi- Il volontario Massimo Anicito (presidente di Cuori Randagi) è stato sul posto in una decina di minuti.

Ho personalmente attivato, attraverso la polizia municipale, il soccorso con il servizio preposto (ambulanza più clinica). Nel frattempo Massimo- ha continuato il presidente dell’UPA- vista la gravità della situazione è corso al volo al più vicino ambulatorio veterinario. Il cane non ce l’ha fatta, è deceduto”.

Da quanto si apprende il cucciolo sarebbe stato rinvenuto in contrada Jungo e non sarebbe la prima volta che in questa zona ignoti avvelenano randagi lasciando dei bocconi mortali.

Tuttavia, con il post Panassidi non ha solo voluto denunciare l’ennesimo atto di inciviltà, ma anche il mancato sostegno dell’ente comunale con le associazioni “costrette, come sempre, a sfamare, curare e gestire gli animali del comune a nostre spese.” Panassidi spara a zero contro la giunta comunale, colpevole – secondo il volontario – di aver fatto ricorso ai fondi di riserva da spendere per le festività di Santa Barbara mentre le associazioni metterebbero le mani in tasca per il cibo dei randagi.

“Le feste, lo spettacolo pirotecnico, le luminarie accese a festa, la scelta di sovvenzionare, in maniera onerosa, alcune manifestazioni legate alle festività di Santa Barbara, sono cose belle, che piacciono alla cittadinanza e creano consenso elettorale- ha scritto Panassidi- Ma un’amministrazione deve sapere che uno spettacolo pirotecnico ha poco senso se non spendi le tue energie (e i fondi relativi) per istituire prima la civiltà”.

Il presidente dell’associazione UPA nel suo post ha ricordato anche l’impegno, in campagna elettorale, dell’attuale amministrazione “ che ci aveva promesso di volersi far carico della questione randagismo.

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