Paternò, Condorelli (FI) giudica un pessimo affare economico l’affidamento temporaneo della piscina

La piscina è un affare ‘in perdita’ per il Comune di Paternò: lo afferma il consigliere di Forza Italia Guido Condorelli, in una lunga lettera inviata al sindaco, al vicesindaco, alla dirigente Patronaggio, al Segretario generale, al Presidente del Consiglio, al Prefetto di Catania e all’assessore regionalie agli Enti locali.
Dopo essersi soffermato sulla cronologia storica che ha scandito la vicenda della piscina comunale, Condorelli punta l’attenzione sull’antieconomicità del nuovo affidamento provvisorio: “Lo Staff (del sindaco ndr.) – scrive Condorelli – dovrebbe spiegare, se solo le utenze luce, gas ed acqua, che sono calcolate all’interno del Bando 184.000 Euro a carico dell’aggiudicatario, com’è possibile ora, con predetta deliberazione vengono messe a carico del Comune, assieme a tante altre spese (Art. 9 linee guida della Delibera G.M. n.293 del 02/12/2019), in cambio del misero ed insignificante canone mensile previsto di 2.500 Euro? E l’impegno di spesa, con ulteriore danno erariale?
“Come pensano – continua il consigliere di Forza Italia – che tale futuro gestore possa aprire e gestire la struttura senza l’esecuzione di tali, da loro stessi giudicati, necessari ed indispensabili lavori di manutenzione e rifacimento? Simpatica ma senza alcun pudore né onestà culturale la premessa dell’affidamento che cita testualmente: “in un’ottica di contenimento della spesa pubblica”.

Nella lettera Condorelli punta il dito contro il Segretario “…zelante…nel creare ostacoli al nostro ruolo di controllori e consiglieri” e contro il Presidente del Consiglio Sambataro, fino a chiedere le dimissioni di quest’ultimo “incapace di difendere il consiglio”.

Questo il testo integrale della lettera:

COMUNE DI PATERNO’

Al Sig. Sindaco
Al Vicesindaco
All’ASS. allo Sport
Dirigente Dottoressa C. Patronaggio
Segretario Generale
Presidente del Consiglio
Collegio dei Revisori
LORO SEDI

A S.E. il Prefetto
Via della Prefettura 14 – 95125 Catania

Alla Cortese Attenzione
Dell’Assessore agli Enti ed alle Autonomie Locali
Via della Regione n.2194 – 90135 Palermo

Oggetto: Paternò – Piscina Comunale – Allarmante, grave ed illegittima gestione della “Cosa Pubblica” – S.O.S.
Se poco chiara e comunque sempre anti-economica è stata la gestione della Piscina Comunale di Paternò ecco occuparsene direttamente il Sindaco Antonino Naso con la collaborazione esclusiva del Vicesindaco Ignazio Mannino, del Segretario Generale Giuseppe Bartorilla e della Dirigente agli Affari Generali Dott.ssa Cettina Patronaggio.
Ne vengono esclusi e tenuti completamente allo scuro l’Assessore allo Sport Vito Rau, giusto apposite modifiche operate sui regolamenti comunali, ed il dirigente al ramo.
Il Sindaco Naso, chiuso il contratto di gestione tra il Comune ed il Presidente della F.I.N. Sergio Parisi nel Giugno 2018, e definitivamente nel Giugno 2019, insieme al suo Staff ufficializza di avere la volontà di esperire per la gestione della Piscina una Pubblica Gara e di stare già approntando apposito Bando di Gara.

Detto Bando di Gara si fa allungo aspettare, nel più totale “Silenzio Amministrativo”, fino a quando il 19 Novembre 2019 viene pubblicato con scadenza il 30/12/2019, apertura buste l’8 Gennaio 2020 e per una durata di 15 anni di Gestione.
Ma, giusto incontri ed accordi in precedenza ufficialmente sbandierati con la Federazione Italiana Nuoto (FIN), contestualmente, il Sindaco Naso aggiunge che “in attesa di capire se ci saranno società interessate ad avere la gestione dell’impianto, da questo momento, il comune potrà procede all’affidamento temporaneo alla FIN (!!!???)”.
Il 27/11/2019 il Presidente della FIN ufficializza, confermando gli incontri precedentemente citati tra lui e lo “Staff”, di non essere più interessato alla riapertura della Piscina Comunale. A questo punto l’Assessore allo Sport, pubblicamente, dichiara di non essere mai stato informato e coinvolto di tali atti e a sua richiesta ufficiale, quale assessore “al ramo”, non avere mai avuto risposta né informazione in merito.
Divenuto di pubblico interesse tutta la situazione sopracitata giorno 4 Dicembre 2019, con titoloni più adatti ad un giornalista che ad un sindaco, dichiara :”La Piscina riaprirà il 20 Dicembre 2019”.

Siamo alla frutta, il sindaco Naso è in discesa libera e senza freni, dice e dichiara tutto e il contrario di tutto; inizialmente, insieme al suo Staff e con fare poco regolamentare, gestisce tutto con le modalità degne delle “Carboneria” per arrivare al punto di bandire una Pubblica Gara, stimata 8.000.000 di Euro, il cui oggetto ufficiale è: IMMEDIATA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER CIRCA 250.000 EURO, TUTTI LAVORI CHE RISULTANO NECESSARI DA COMPIERE PER “L’UTILIZZO DELLA STRUTTURA” TRA I QUALI, GIUSTO APPOSITA RELAZIONE TECNICA, RIFACIMENTO FONDO VASCHE, RIFACIMENTO DELLA PAVIMENTAZIONE, DEL SISTEMA DI IMPERMEABILIZZAZIONE, DEMOLIZIONE E RIMOZIONE PIASTRELLE ESISTENTI ecc. ecc.
Per non parlare poi della ufficializzata necessità del CONSOLIDAMENTO DELLE TRAVI IN LEGNO LAMELLARE CHE SORREGGONO LA COPERTURA DELL’EDIFICIO E NECESSITANO DI URGENTI INTERVENTI DI RISANAMENTO E CONSERVAZIONE (PERICOLO DI INAGIBILITA’?).
Oggi, senza alcuna giustificazione ed in assoluto contrasto a quanto detto e sopra riportato, troviamo il Sindaco ostinarsi ad affidare la struttura a “Qualsiasi Costo”, infatti, basta leggere le linee guida per la gestione provvisoria della piscina comunale approvate con una frenetica e farneticante deliberazione di giunta municipale n. 293 del 2/12/2019 per avere l’assoluta certezza che “tutto cambia per non cambiare nulla”, ufficializzando il ritorno al “triste passato”, ovvero, una gestione della piscina comunale – tutto spesato – per il gestore e, quindi logica di malcostume impone, tutto a carico del Comune e dei Cittadini.

Lo Staff dovrebbe spiegare, se solo le utenze luce, gas ed acqua, che sono calcolate all’interno del Bando 184.000 Euro a carico dell’aggiudicatario, com’è possibile ora, con predetta deliberazione vengono messe a carico del Comune, assieme a tante altre spese (Art. 9 linee guida della Delibera G.M. n.293 del 02/12/2019), in cambio del misero ed insignificante canone mensile previsto di 2.500 Euro? E l’impegno di spesa, con ulteriore danno erariale? Come pensano che tale futuro gestore possa aprire e gestire la struttura senza l’esecuzione di tali, da loro stessi giudicati, necessari ed indispensabili lavori di manutenzione e rifacimento? Simpatica ma senza alcun pudore né onestà culturale la premessa dell’affidamento che cita testualmente: “in un ottica di contenimento della spesa pubblica”.
Ahimè, in tutto questo spreco, non può non tornare alla mente le innumerevoli battaglie del sindaco che con molto fervore ha cercato di ostacolare l’aumento delle ore dei dipendenti, suoi ex colleghi, poi approvato dal consiglio ma ancora non attuato, che avrebbero recato all’ente un infinitesimo di spesa rispetto a tale sbandierata “Mega-Operazione Commerciale”.
E come non rilevare che dopo tanta ostentazione di Amore da parte del Sindaco Naso verso Paternò ed i paternesi non risulta alcuna traccia di tutela e assicurazione di continuità lavorativa per i precedenti addetti alla piscina, né agevolazione alcuna nel tariffario per i residenti, i portatori di Handicap ed i Giovani Studenti delle scuole? il Sindaco a questo punto, chi vuole tutelare? Ecco che non si capisce a chi si riferisce il verbo “Investire” quando afferma che tutta l’operazione era un “investimento per la città”. Nel senso automobilistico verso i cittadini o in altro oscuro senso?
Dati i fatti da noi sottolineati precedentemente ancora più grave e paradossale è la totale assenza di “Difese Immunitarie” ed “Anticorpi” in cui verte l’Ente del Comune di Paternò, quando, a richiesta di 13 Consiglieri su 24 di un consiglio sopra tale problematica, mentre era nostra opinione che tale richiesta fosse il Presidente del Consiglio Filippo Sambataro stesso ad avanzarla, tramite intervento del Segretario Generale si cerca di ostacolare il Consiglio come organo di Controllo. Il Segretario Generale, consulente legale dell’ente e responsabile sulla trasparenza, zelante come si è dimostrato nel creare ostacoli al nostro ruolo di controllori e consiglieri, cosa pensa di tali marchingegni messi in atto in tale vicenda?
Il Presidente Filippo Sambataro, incapace di difendere il consiglio, come ha dimostrato più volte inalberandosi nella convinzione che Super Partes sia il nome di qualche Eroe della Marvel, apertamente Pro-Naso, utile come balia al taglio dei nastri, non crede sia il caso di Dimettersi?
Restiamo in speranzosa attesa.

Si invitano le autorità, giusto il desolante stato amministrativo in cui versa una città di oltre 50.000 abitanti, ad attivarsi con ogni mezzo per ristabilire trasparenza e legittimità nell’azione amministrativa.
Grato e Vigile,
con la speranza di ratta risposta
il Cons. Anziano
Guido Attilio Condorelli
(Capogruppo F.I.)

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