Mafia, Palermo ricorda Piersanti Mattarella 40 anni dopo l’omicidio

Palermo rende omaggio al presidente della Regione dalle “carte in regola”, Piersanti Mattarella, ucciso nel giorno dell’Epifania di 40 anni fa. Una corona di fiori e’ stata deposta nel luogo dell’agguato, in via Liberta’, nel cuore del capoluogo siciliano. Tra i presenti, familiari, tra cui ii figli Bernardo E Maria Mattarella, il sindaco Leoluca Orlando, il governatore Nello Musumeci, i vertici locali delle forze dell’ordine.

A seguire l’intitolazione all’ex presidente del Giardino Inglese. Alle 11.30 la seduta solenne all’Assemblea regionale siciliana, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, fratello di Piersanti che soccorse subito dopo l’agguato di mafia. Un delitto su cui dopo 40 anni si indaga ancora e rispetto al quale resta in piedi la pista del terrorismo nero.

“Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la mia fede”: di fronte alla lapide presidiano il luogo dell’omicidio fin dalle 8 due carabinieri in alta uniforme. Alle 9 in punto il ministro Giuseppe Provenzano, Musumeci, Orlando, il prefetto Antonella De Miro e il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciche’ depongono le corone d’alloro mentre suona il silenzio. Tante le autorita’ presenti, compresi gli assessori regionali Gaetano Armao e Toto Cordaro ai vice sindaco Fabio Giambrone, dal capogruppo Pd all’Ars Antonello Cracolici a Vincenzo Agostino, il papa’ di Nino, l’agente di polizia ucciso con la moglie Ida Castellucci.

Presenti anche – oltre al presidente della Corte di appello Matteo Frasca – il consigliere del Csm, Nino Di Matteo, e Roberto a Tartaglia, consulente della Commissione antimafia, entrambi ex pm a Palermo nel pool “Stato-mafia”: quest’ultimo ha anche condotto le indagini sull’omicidio di Piersanti Mattarella.

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