Paternò, doppi turni per le classi della ‘Giovannni XXIII’: per il Comune non è praticabile l’ipotesi ‘S. Giovanni Bosco’

Non è fattibile l’utilizzo delle aule dell’ex scuola primaria San Giovanni Bosco, individuata come possibile soluzione per evitare i doppi turni agli alunni delle 13 classi della “Giovanni XXIII” che trovano ospitalità in un’ala del plesso scolastico di via Libertà. Edificio, ricordiamo, danneggiato dalla tromba d’aria abbattutasi su Paternò la sera dello scorso 5 gennaio e che danneggiò parte della copertura.

Le aule della “Don Bosco” non sono utilizzabili immediatamente, affinché lo fossero il Comune paternese avrebbe dovuto adottare i giusti accorgimenti per renderle fruibili, per poi ottenere il parere, naturalmente positivo, di Vigili del fuoco e Asp etnea.

Una soluzione che avrebbe richiesto tempo e denaro: da qui la decisione degli uffici comunali e dell’assessore ai Lavori pubblici e manutenzione Luigi Gulisano di concentrare l’attenzione sul recupero del plesso di via Libertà. Trovata una somma di circa 40 mila euro e individuata la ditta per effettuare i lavori, tra qualche giorno, probabilmente già la prossima settimana, potrebbero iniziare gli interventi di messa in posa della guaina nel tetto della scuola, solo però nell’ala dove si trovano le classi della “Giovanni XXIII”. Durata dei lavori prevista, tenendo conto anche delle condizioni climatiche, dovrebbe essere di 30/40 giorni.

A partire dalla prossima settimana, a patire i doppi turni saranno tutti gli studenti della “Giovanni XXIII”: non solo quelli di via Libertà, ma anche gli alunni della sede centrale di via Vulcano. Pertanto non è da escludere che la dirigente Daniela Tomasello potrebbe attuare una sistematica rotazione tra tutte le classi nei turni antimeridiani e pomeridiani. Cresce il dissenso dei genitori.

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