Catania, sale a 23 il numero di pazienti guariti al ‘Garibaldi-Nesima’: 10 estubati lasciano Terapia intensiva

Con i 6 pazienti dimessi nella giornata di ieri, di cui 3 completamente negativizzati, diventano 23 i pazienti che hanno lasciato, dall’inizio della pandemia, l’unità operativa di Malattie Infettive dell’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania, diretta dal Prof. Bruno Cacopardo.

Alcuni di essi hanno già raggiunto la propria abitazione, mentre altri sono stati sottoposti a quarantena all’interno delle strutture alberghiere approntate, con specifico provvedimento del Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, appositamente per creare una fase di isolamento intermedio in ragione della negativizzazione ripetuta dei tamponi di controllo.

A questo successo va aggiunto quello della Terapia Intensiva del Garibaldi-Centro, diretta dalla dott.ssa Daniela Di Stefano, che proprio stamattina ha registrato il decimo paziente estubato dall’inizio della pandemia. Tra la giornata di ieri e quella di oggi sono già quattro i pazienti che lasciano la Rianimazione e le procedure di ventilazione invasiva per essere ospitati nella nuova struttura dedicata ai casi di intermedia gravità, sotto la direzione del dott. Rosario Oliveri e quella del dott. Carmelo Terrasi, collocata interamente all’interno nella “Palazzina Signorelli”.

Anche l’attività di Pronto Soccorso del Garibaldi-Centro, diretto dal dott. Giovanni Ciampi, offre numeri confortanti sul piano dei contagi, registrando su quasi settanta tamponi eseguiti nella giornata di ieri dalla Patologia Clinica di Presidio, diretta dalla dott.ssa Titti Di Naso, un solo caso di nuova positività, peraltro relativo a un controllo fuori provincia.

“Stiamo ottenendo – ha detto Fabrizio De Nicola, direttore generale dell’Arnas Garibaldi – risultati confortanti grazie al lavoro di tutto il personale, sia quello sanitario che quello amministrativo e dei servizi. Abbiamo fatto scelte importanti e, spesso, anche invasive, ma sempre con uno sguardo diretto al futuro, quando sarà necessaria la riorganizzazione delle attività rispetto alla seconda fase della pandemia”.

Grazie ai protocolli fissati dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, la direzione sanitaria aziendale, diretta dal dott. Giuseppe Giammanco, ha infine messo a punto le attività integrate con le funzioni di controllo dei contatti stretti con il personale che, ove evidenziati, saranno prontamente gestiti dalle direzioni mediche di presidio, coordinate a Nesima dalla dott.ssa Lita Manciagli e al Centro dal dott. Sebastiano De Maria, allo scopo di limitare i rischio di diffusione intra-ospedaliera del virus.

“Dall’avvio dell’emergenza – ha aggiunto il dott. Giammanco – una particolare attenzione è stata dedicata ai percorsi, alla formazione e all’aggiornamento del personale, con grande dedizione e spirito di servizio. Ovviamente non abbasseremo la guardia e il livello di attenzione, continuando il lavoro di squadra fatto fino ad ora”.

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