Adrano, ora il Comune cerca casa per l’orchestra Falcone e Borsellino. Il fratello di Paolo: “Intervenga il prefetto”

Adrano, ora il Comune cerca casa per l’orchestra Falcone e Borsellino. Il fratello di Paolo: “Intervenga il prefetto”

Corsa contro il tempo dell’assessore comunale Salvo Bulla per trovare una soluzione che ponga rimedio allo ‘sfratto’ da egli intimato ai giovani musicisti dell’Orchestra Falcone e Borsellino.

Alfia Milazzo, responsabile della fondazione ‘La Città Invisibile’, cui si deve l’istituzione dell’orchestra, ha invitato per domani – sabato – alle ore 15.30 tutti i genitori dei ragazzi “in occasione dello sgombero disposto dal Comune”.

“Appurato – scrive Alfia Milazzo – che il Comune e il Sindaco non hanno proposto nessuna alternativa né per ora e né per il futuro, per i ragazzi dell’orchestra Falcone Borsellino, siamo costretti a chiudere la scuola e di conseguenza con grande sofferenza a ritirare gli strumenti ai ragazzi stessi. W l’Italia e gli eroi morti”.

Dal canto suo l’assessore Bulla spiega al Corriere Etneo che sta lavorando per trovare in tempi rapidi una soluzione che dia la possibilità ai giovani musicisti di poter avere locali idonei per le prove.

Il clamore sollevato dalla vicenda sta mettendo in forte imbarazzo l’amministrazione.

Sulla vicenda, dopo la lettera al sindaco D’Agate della deputata e testimone di giustizia Piera Aiello, c’è da registrare l’intervento di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo.

Borsellino chiede l’intervento del prefetto di Catania affinché i ragazzi dell’orchestra possano continuare a svolgere la loro attività.

Ecco l’intervento integrale di Salvatore Borsellino:

“Ho davanti agli occhi, e non riesco a crederci. un lettera dell’assessore Salvatore Bulla, del Comune di Adrano, che con freddo tono burocratico comunica alla Fondazione “La città invisibile”, che gestisce l’Orchestra Falcone E Borsellino di “riconsegnare le chiavi” dei locali facenti parte della Scuola Media “Mazzini” che sono stati dati in concessione alla stessa Orchestra per potere svolgere le proprie attività., e tutto questo mentre i ragazzi dell’orchestra stavano facendo le prove per un concerto da svolgersi in corrispondenza dell’anniversario per la strage di Via D’Amelio.

La fondazione nel 2018 aveva stipulato una “convenzione-contratto” con la Scuola Secondaria di 1° grado “Giuseppe Mazzini”, in cui viene fatta presente la concessione della sede per un periodo di quattro anni e il preavviso di almeno un anno accademico precedente a quello in corso nel caso della restituzione dei locali.

Ora, “per esigenze ineludibili” e senza minimamente tenere conto del preavviso, si intima di riconsegnare le chiavi impedendo di fatto all’Orchestra Falcone Borsellino la prosecuzione di qualsiasi attività.

Ho incontrato questi ragazzi qualche anno fa a Catania e sono rimasto commosso dalla passione che mettono nello studio della musica che costituisce per questi ragazzi. spesso con dei grossi problemi alle spalle, il mezzo non solo per imparare a suonare ma, attraverso la musica, di crescere e diventare cittadini attenti e sensibili.

Per loro la musica è una occasione, davvero unica, di riscatto e interrompere questo processo e deludere le loro aspettative è qualcosa che non è assolutamente accettabile da tutta la società civile e che costituisce per noi, congiunti delle vittime di mafia ancora in attesa di Giustizia, una ulteriore ferita che si aggiunge alle tante che si sono accumulate nel corso di questi quasi trenta anni.

Voglio sperare che lo Stato nella persona del Prefetto di Catania, intervenga per impedire questo scempio e consentire a questi ragazzi di continuare a svolgere la propria attività”.
Salvatore Borsellino

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