Paternò, la partita a scacchi prima della ‘sfiducia’ a Naso: chi sbaglia la mossa va in frantumi

Paternò, la partita a scacchi prima della ‘sfiducia’ a Naso: chi sbaglia la mossa va in frantumi

Come nella partita a scacchi di Harry Potter: chi sbaglia la mossa viene distrutto.

I consiglieri Marzola, Sciacca e Paternò di ‘Alleanza per Paternò’, e con loro l’ex assessore Vito Rau, meditano sul da farsi dopo l’appello lanciato loro da Fratelli d’Italia (il coordinatore Calenduccia, il vice sindaco Mannino e l’assessore Natoli) a fare un passo indietro e a non votare la mozione di sfiducia contro il sindaco Naso prevista per questa sera.

Con 10 voti certi sui 15 necessari (esclusi i ‘colpi di teatro’ imprevisti) la mozione stasera non dovrebbe essere approvata, e questo sono in tanti a saperlo. La conta dei ‘caccia Naso’, però, sarà uno spartiacque per le forze politiche in Consiglio: da una parte i sostenitori del primo cittadino, dall’altra i suoi detrattori.

Ciò spiega il tentativo ‘last minute’ di Fratelli d’Italia di non far diventare definitivo l’addio dei 3 consiglieri di Alleanza per Paternò alla maggioranza del sindaco Naso e, anzi, assorbire il rientro dei ribelli.

Da mesi ormai, com’è noto, i consiglieri di Alleanza per Paternò sono entrati nel progetto ‘L’Alternativa’ che contiene già nel nome l’idea di un percorso allargato ad associazioni e movimenti cittadini insoddisfatti – per usare un eufemismo – dell’operato del sindaco Naso.

Questa sera il Sì alla mozione di sfiducia sarà per Marzola, Sciacca e Paternò – e per gli altri aderenti – la firma di un pre-contratto per una coalizione in divenire che si andrà costruendo nei mesi che restano da qui alle prossime elezioni amministrative.

Ecco perché per le due fazioni da stasera nulla sarà come prima.

Se i consiglieri di Alleanza per Paternò accogliessero l’invito a non votare la mozione e a restare dentro l’alveo della maggioranza che ha nel sindaco Naso il suo leader, d’un colpo l’ipotesi alternativa andrebbe in frantumi (come uno dei pezzi nella partita a scacchi di Harry Potter).

Non solo: accettare l’invito a non votare la mozione e rientrare nei ranghi, farebbe perdere la faccia a Marzola, Sciacca e Paternò che da mesi contestano in toto l’azione amministrativa del sindaco Naso, altro che “accuse irruente rivolte all’opposizione”. A perderci la faccia sarebbe anche Vito Rau che verrebbe condannato all’irrilevanza politica all’interno del proprio partito dopo l’aut-aut di ieri dietro il quale non è difficile intravedere l’azione di Pogliese e di La Russa.

Le opportunità e le convenienze politiche potrebbero, però, suggerire marce indietro inaspettate e cambi di rotta imprevisti.

Diranno i fatti se le uscite polemiche degli ultimi mesi sono state solo prove muscolari di leader di cartone o reali prese di distanza di chi prefigura scenari alternativi.

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