S. G. Galermo, aggredirono Carabinieri che arrestavano trafficante di droga: 6 misure cautelari (VIDEO)

S. G. Galermo, aggredirono Carabinieri che arrestavano trafficante di droga: 6 misure cautelari (VIDEO)

Chiuso il cerchio su un’aggressione ai carabinieri del Nucleo operativo del Comando provinciale di Catania che stavano per arrestare, il 26 aprile scorso, in pieno lockdown, un trafficante di droga.

Nella sua abitazione, in via Pantelleria, nel quartiere dello spaccio di San Giovanni Galermo, erano state trovate cocaina e marijuana.

Per impedire l’arresto di Pietro Masci esplose una vera e propria rivolta di quartiere:

calci e pugni contro i militari aggrediti dai familiari di Masci, ma anche da Mario Maurizio Calabretta, qualche giorno fa nuovamente arrestato nell’operazione antidroga ‘Skanderberg’.

Per quei fatti sei persone sono state indagate:

si tratta di quattro maggiorenni, Salvatore Musumeci di 24 anni è stato arrestato; per altre tre, tra cui la moglie di Masci, il gip ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Indagati pure due diciassettenne per i quali il gip del Tribunale dei minori ha deciso il collocamento in comunità.

I militari hanno fatto irruzione in casa di Masci, dove si trovano pure la moglie e i tre figli minorenni.

Proprio mentre i militari conducevano l’arrestato verso la vettura di servizio, la moglie ha iniziato a gridare:

“Speriamo che caschiate da queste scale e vi ammazzate e vi rompete l’osso del collo tutti”, urlava, aizzando i figli contro le forze dell’ordine e richiamando l’attenzione degli altri residenti del quartiere. In pochi minuti in strada si è creato un assembramento composto da più di dieci persone che si sono opposte all’arresto, dando vita ad una violenta aggressione nei confronti dei carabinieri.

Tra i violenti anche Mario Maurizio Calabretta:

“Ve la facciamo pagare”, minacciava. Nel frattempo, altre persone, giunte a piedi e a bordo di scooter, si sono scagliate contro i militari con Masci che fomentava i presenti urlando insulti e minacce di morte. A quel punto Calabretta e la moglie di Masci si sono scagliati contro uno dei carabinieri che stava cercando di far entrare nell’auto di servizio l’arrestato.

Anche due dei figli minorenni hanno colpito il militare, in soccorso del quale giungevano altri due carabinieri.

Nel frattempo, Calabretta insieme ai figli di Masci, a Salvatore Musumeci e ad altri non identificati, hanno scaraventato a terra uno dei carabinieri, colpendolo con calci e pugni. Stessa sorte per un altro militare mentre uno degli altri carabinieri.

Due hanno riportato delle lesioni personali. Per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente e per sottrarsi alle violenze, i carabinieri furono costretti ad allontanarsi, riuscendo ad identificare ed arrestare solo Pietro Masci e Mario Maurizio Calabretta, per i quali il gip del Tribunale etneo convalidò l’arresto e dispose la custodia in carcere.

Grazie alla minuziosa ricostruzione dei fatti, si è riusciti ad identificare i nuovi indagati.

 

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