I Carabinieri della Stazione di Raddusa, nell’ambito delle attività disposte in ottemperanza alle direttive del Comando Provinciale, hanno effettuato numerosi servizi al fine di porre contrasto al fenomeno degli allacci elettrici abusivi.
In particolare, mediante un’attenta analisi dei dati forniti dal gestore elettrico che, al fine, supporta i militari con il proprio personale tecnico ai fini di accertamento specialistico, sono state individuate delle zone che maggiormente evidenziano discrasie nel rapporto consumi-utenti.
Nei giorni scorsi infatti in via Aldo Moro i militari hanno verificato che un nucleo familiare, mediante un collegamento posticcio realizzato sul contatore, aveva collegato la propria abitazione alla rete pubblica.
Ma non basta perché infatti anche un altro loro figlio, che vive indipendentemente con la propria compagna in un altro appartamento sito nello stesso stabile, in un’ottica di “limitazione delle proprie spese”, fruiva di energia elettrica a costo zero mediante una semplice prolunga che proveniva proprio da quell’abitazione, già abusiva, in uso al padre.
Gli accertamenti sono in continua esecuzione tant’è vero che, in analoghe ulteriori ispezioni in due abitazioni site in via Di Gregorio ed in via Sollima ove dai quadri di controllo erano stati riscontrati anomali consumi, i militari con il supporto dei tecnici hanno verificato che in entrambi i casi erano stati manomessi i contatori elettrici con una consumo di energia pari a oltre 5 mila euro che, ovviamente, si ripercuotono sulle bollette degli utenti onesti.
L’attività sinora svolta, pertanto, ha consentito la denuncia all’autorità giudiziaria di 9 persone per il reato di furto aggravato nonchè, ancora, è già stato predisposto l’elenco degli obiettivi che in futuro saranno sottoposti a verifica.