Da Matteo a Matteo: martedì Sammartino passa alla Lega con il placet di Berlusconi

Da Matteo a Matteo: martedì Sammartino passa alla Lega con il placet di Berlusconi

Negli ambienti della politica siciliana non si parla d’altro:

il passaggio di Luca Sammartino da Italia Viva alla Lega di Matteo Salvini è ormai cosa fatta. Un colpo di mercato estivo, quello del capo del Carroccio, che promette di stravolgere gli assetti della politica e del centrodestra regionale. Martedì 2 agosto, con l’arrivo di Matteo Salvini in Sicilia, il passaggio dovrebbe avere il crisma dell’ufficialità.

Il clamoroso passaggio alla Lega di “Mister 32 mila preferenze” sarebbe stato favorito da Silvio Berlusconi in persona, grande amico della famiglia Rocca: i due fratelli Gianfelice e Mario proprietari della Techint e dell’Istituto Clinico Humanitas (quest’ultimo rappresentato in Sicilia dalla famiglia dell’on. Sammartino). Il Cavaliere, ormai deciso a cedere lo scettro del comando al leader della Lega, ha dapprima lasciato su un binario morto il passaggio di ‘Luca’ nella squadra degli Azzurri per poi imprimere un’accelerazione nelle forme che conosciamo.

Nel Carroccio siciliano, com’è facile intuire, non mancano i mal di pancia. Sembra che la migrazione di Sammartino nella Lega abbia generato le ire dell’on. Nino Minardo, responsabile regionale della Lega che nei giorni scorsi aveva categoricamente escluso l’approdo di Sammartino, e di Fabio Cantarella, assessore leghista al Comune di Catania e componente della segreteria nazionale del partito. A fare da traghettatore, e forse anche da paciere, in queste circostanze sarebbe tato Anastasio Carrà, sindaco di Motta Sant’Anastasia e numero due di Matteo Salvini in Sicilia. Minardo dovrebbe comunque mantenere la guida del partito in Sicilia.

Il passaggio in verde di Luca Sammartino comprende, ovviamente, tutta la sua segreteria:

anche la senatrice Valeria Sudano lascerà Italia Viva per approdare alla Lega. L’esponente politica viene data in pole position tra i candidati a sindaco di Catania nel 2023 per il Centrodestra.
Anche le truppe sammartiniane sparse sui territori probabilmente seguiranno il leader nel nuovo partito: potrebbero così cambiare colore le amministrazioni comunali di Aci Castello e di Tremestieri Etneo, guidate rispettivamente da Carmelo Scandurra e da Santi Rando.

L’aspetto più interessante è l’impatto che Sammartino leghista potrà avere sulla corsa alla presidenza della Regione. Non sappiamo ancora se ambisca alla candidatura a governatore per il centrodestra. Sammartino è stato rinviato a giudizio per corruzione elettorale. Il suo ingresso nella coalizione di centrodestra sicuramente costituirà un nuovo ostacolo per Nello Musumeci che ambisce alla ricandidatura alla presidenza. Musumeci e Sammartino si sono scontrati più volte pubblicamente. Memorabile la frase pronunciata da Musumeci nell’aula di Palazzo dei Normanni in occasione di una richiesta di voto segreto da parte di Sammartino: “Spero che di lei si occupino altri palazzi”.

Sul piano strettamente elettorale il cambio di casacca non dovrebbe avere ripercussioni. Il ‘tesoretto’ di consensi di Sammartino è solido e difficilmente subirà ripercussioni dal cambio di casacca.

Francesco Mascali

Riguardo l'autore Francesco Mascali

Studente di giurisprudenza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore: studia le leggi ma è allergico alle regole. Vive bilocato tra Milano e la Sicilia, ma alla Città preferisce sempre lo Strapaese. Appassionato di politica, arte e cultura popolare. Pensa rivolto verso Occidente e prega rivolto verso Oriente. È un individualista feroce: crede alla Libertà come valore assoluto dell'individuo che tutti gli Stati dovrebbero sempre rispettare. Ama ascoltare chi ha una storia da raccontare. Trova sempre il tempo per una passeggiata al mare, una risata con gli amici e un buon bicchiere di vino. Come il Gastone di Petrolini cerca sempre di avere una buona dose di orrore di sé stesso per restare saldamente ancorato a terra e trovare nuovi spunti per migliorarsi. Detesta le biografie (come questa).

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