Paternò: “Mio padre Nino Lombardo, un politico con la P maiuscola”

Paternò: “Mio padre Nino Lombardo, un politico con la P maiuscola”

A tre anni dalla scomparsa dell’on. Nino Lombardo pubblichiamo un suo ricordo scritto dal figlio Salvo.

Paternò: “Mio padre Nino Lombardo, un politico con la P maiuscola”Sono trascorsi tre anni dalla scomparsa di mio padre l’on. Nino Lombardo ed il suo ricordo è ancora vivo nella sua città.

Il 9 ottobre il Cenacolo Giovani di Paternò gli dedica un dibattito nella chiesa dello Spirito Santo alle 17,30, presenti come relatori l’on Giovanni Burtone, l’arch. Francesco Finocchiaro, l’ing. Maurizio Erbicella con la moderazione di Maria Chiara Papa, responsabile del Cenacolo Giovani.

Sarà un ricordo attraverso le pagine del suo libro su Paternò, “Dai Normanni ai Democristiani, storia di una classe dirigente 1943-1993”, edito da Rubettino, che egli scrisse appena conclusa l’esperienza di parlamentare nazionale. Fu la sua unica pubblicazione, nonostante negli ultimi anni di vita avesse in progetto un altro lavoro sulla Regione siciliana ed il periodo che lo vide protagonista della politica regionale accanto a Piersanti Mattarella, Calogero Mannino e tanti altri leader siciliani della Democrazia Cristiana.

È un atto di amore verso la sua città e una difesa di un periodo storico ingiustamente sottovalutato e dimenticato. È anche una galleria di centinaia di uomini e donne di Paternò, di ogni affiliazione sociale e politica, che hanno attraversato quasi mezzo secolo di vita paternese. Alcuni li ho incontrati io stesso, con mio padre, nelle rare occasioni in cui ci recavamo insieme a Paternò.

Di quegli incontri, molto spesso casuali, ricordo la gratitudine per avere ricordato nel suo libro persone che il tempo aveva dimenticato. Immagina, diceva mio padre, cosa vuol dire per anonimi testimoni del tempo e per le loro famiglie ritrovarsi tra le pagine del libro.

Mio padre non era un politico qualunque.

Non era migliore degli altri, ma era sicuramente diverso da tutte le altre personalità politiche che si sono susseguite in vari momenti politici paternesi, compresa la sua ultima avventura di candidato sindaco alle elezioni comunali del 2017. Il libro, ma soprattutto la sua vita pubblica e privata, ne sono testimonianza.

La sua diversità era innanzitutto legata al suo essere un politico visionario che voleva per Paternò l’eccellenza. Era ambizioso e quasi utopico per quella che chiamava la “sua città”. Il suo obiettivo era quello di realizzare il meglio si potesse esprimere in quel dato momento e attraverso questo creare una dinamica che permettesse a Paternò di trovare uno spazio legittimo e riconosciuto nella provincia e nella regione. Certo il suo prestigio politico regionale e nazionale gli sono stati utili per poter far avanzare i suoi progetti avveniristici. Ma non era solo questo. Era anche e soprattutto la qualità che metteva nel definire le sue ambizioni permettendo a Paternò di essere apprezzata e riconosciuta. La zona Ardizzone, la zona di sviluppo industriale, la metropolitana leggera, la collina storica, l’auditorium, la galleria d’arte moderna, la biblioteca comunale, il piano di verde pubblico sono alcuni esempi di quanto pensasse sempre in grande per la sua città.

Nino Lombardo non era solamente un uomo di idee feconde e progetti visionari.

Era anche un politico con la P maiuscola. In questi tempi di trasformismo frequente e rissa permanente, sono meritevoli la coerenza che ha segnato tutta la sua carriera politica e lo sguardo sempre attento e collaborativo verso l’opposizione e verso chi non la pensava come lui. Di quest’ultimo, specie nel periodo in cui fu segretario regionale della Democrazia Cristiana restano storici, precursori del compromesso storico a livello nazionale, i suoi rapporti privilegiati con il Partito Comunista ed in particolare con Pancrazio Di Pasquale. Di questo periodo sono anche le leggi regionali che portano la sua firma come la legge urbanistica, la riforma della pubblica amministrazione, quella sui parchi e la controversa abolizione della caccia che gli valsero persino una citazione sul Times di Londra. A livello nazionale, invece, il suo impegno nel mondo cooperativo e la legge di riforma che porta la sua firma rimangono ancora attuali.

Il suo amore per Paternò fece comunque da sfondo a tutta la sua attività politica.

Paternò: “Mio padre Nino Lombardo, un politico con la P maiuscola”Era una passione senza limiti, dettata da una riconoscenza infinita per quello che aveva ricevuto. A tutti coloro che spesso mostravano fatica a lavorare in un contesto complesso come quello di Paternò, mio padre ricordava sempre che a quella città doveva tutto ed era suo dovere ricambiare senza chiedere nulla in cambio. Sebbene ci fossero state spesso occasioni per abbandonare, ritornava sempre lì dopo avere condiviso un periodo storico alla regione Sicilia o come parlamentare nazionale. Anche quando le sue responsabilità politiche ed amministrative ebbero fine, specie negli ultimi anni di vita, si dedico’ con passione alle giovani generazioni paternesi cercando di trasmettere le basi di un’azione politica e culturale al servizio della città .

Alla base di tutto c’era un profondo attaccamento alle sue origini accompagnato da una certa umiltà dovuta principalmente alle sue origini povere ed al suo attaccamento ai valori che quel mondo sa ancora esprimere.

Per un figlio è quasi un atto di amore scontato tessere le lodi di un uomo come Nino Lombardo. La sua lezione di etica della responsabilità, moralità pubblica e capacità di visione resta comunque esemplare e senza paragoni. Tuttavia, non è questo il ricordo che lui avrebbe voluto. Il suo desiderio, espresso in vita, che non ci fosse nulla di materiale o di fisico che lo ricordasse, dimostra quanto volesse che a parlare di lui fossero piuttosto la realizzazione delle idee e dei progetti per cui aveva lottato, non una celebrazione personale retorica e vuota.

Con la serata del 9 ottobre e spero con altre future simili occasioni vogliamo ricordare i suoi progetti tutti attualissimi come la metropolitana leggera e molti ancora in corso di attuazione o da attuare, come il parco della Collina o i progetti ambientali. Solo così potremo offrirgli il ricordo che desiderava e che merita, continuandone la stessa opera di servizio alla città ed ai suoi concittadini che ha contraddistinto gran parte della sua storia personale e pubblica. (Salvo Lombardo)

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