Sicilia, salta in extremis lo sciopero degli autotrasportatori: ma tra le organizzazioni ci sono spaccature

Sicilia, salta in extremis lo sciopero degli autotrasportatori: ma tra le organizzazioni ci sono spaccature

Scongiurato in extremis lo sciopero in Sicilia degli autotrasportatori che sarebbe dovuto iniziare già da oggi.

La decisione di sospendere la protesta è giunta ieri sera al termine dell’incontro che si è tenuto al Palaregione a Catania presieduto dall’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone e al quale hanno preso parte i rappresentanti degli autotrasportatori con in testa il presidente Giuseppe Richichi, oltre al parlamentare regionale Giorgio Assenza, il sindaco di Ispica Innocenzo Leontini e l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Vittoria, Anastasia Licitra.

“Ringrazio le associazioni e ogni singolo autotrasportatore per il senso di responsabilità mostrato nel soprassedere sui preannunciato fermo dei camion. Il governo Musumeci- ha detto Falcone- ha recepito le preoccupazioni degli autotrasportatori siciliani, preso l’impegno ad aprire una interlocuzione con il governo nazionale e chiedere un tavolo con i presidenti delle Commissioni Trasporti di Camera e Senato perché servono modifiche normative urgenti su diverse questioni che provocano oggettivamente molti disagi alla categoria, come i tempi di carico e scarico delle merci o la decurtazione dei punti patente.

Inoltre, c’è il tema dell’impennata dei prezzi del carburante e delle tariffe del traghettamento, insostenibili per l’intero sistema della logistica della nostra Isola, già penalizzata per ragioni strutturali rispetto al resto d’Italia. Il governo regionale è vicino alle ragioni di imprenditori e lavoratori e intende assumere il ruolo di interlocutore dell’esecutivo nazionale affinché si trovino soluzioni. Su queste istanze Roma non può girarsi dall’altra parte”. Eppure non tutte le associazioni degli autotrasportati erano concordi nel procedere allo sciopero con il fronte che si era spaccato Aitras, Assiotrat e Assotras avevano preso prendono le distanze dallo sciopero proclamato dall’Aias.

“Le associazioni condividono le motivazioni della protesta ma ribadiscono che è necessario trovare le soluzioni nei tavoli istituzionali; di questo si stanno occupando le associazioni nazionali – ha detto Salvatore Bella Presidente dell’Aitras – Sono giuste le rivendicazioni dell’Aias di Richichi ma sono sbagliati i tempi per attuare un fermo”.

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