E’ il de profundis di un’intesa tra Pd e Naso che sin qui aveva retto ma che non poteva continuare a poggiare su basi politiche opache che, con un appuntamento elettorale alle viste, avrebbe palesato tutti i limiti e le contraddizioni.
“Le strade del Pd e dell’amministrazione Naso si dividono” ha tuonato a sorpresa (ma non tanto) il segretario cittadino del Pd di Paternò, Salvatore Leonardi.
Intervistato da Meridionews, il Segretario del Pd ha spiegato che “la posizione dei dem non è compatibile con quella di soggetti con una marcata militanza nei partiti di destra. In vista delle prossime elezioni amministrative a Paternò, come in ogni altro Comune, siamo impegnati a costruire un campo largo, ma autentico e che rappresenti i valori del centrosinistra”.
Leonardi aggiunge ciò che il Corriere Etneo ha anticipato nei giorni scorsi:
“Spenderemo le energie del circolo locale per un progetto politico comune con Sinistra Italiana, Articolo 1 e Liberi e Uguali. Progetto da condividere anche con le forze moderate e democratiche della città…Naturalmente abbiamo l’ambizione, come sperimentato con successo in altri Comuni siciliani, di costruire l’alleanza con il Movimento Cinque Stelle”.
L’annuncio del clamoroso divorzio, a dire il vero, era atteso in queste ore dopo che dal Segretario regionale Barbagallo era arrivata l’autorevole indicazione di chiudere con l’esperienza Naso.
Per anni il Pd ha appoggiato un’amministrazione che vede al proprio interno i rappresentanti di Fratelli d’Italia senza mai provare una vampata di rossore politico, anzi cercando di camuffare l’intesa con la vocazione civica dell’intera coalizione. A pochi mesi dalle elezioni amministrative, l’impossibile equilibrismo mostra i propri limiti e il partito decide di sfilarsi proprio all’ultima curva.
La motivazione ufficiale assunta dal Pd paternese è che Naso sta per finire tra le braccia del centrodestra. Fino a ieri, però, il Pd non ha fiatato pur avendo Naso nella sua squadra – per anni – gli esponenti di Fratelli d’Italia e, più di recente, i sammartiniani neoleghisti.
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