Paternò, caos in Consiglio comunale: l’opposizione ottiene il rinvio al 27. Naso presidia Palazzo Alessi

Paternò, caos in Consiglio comunale: l’opposizione ottiene il rinvio al 27. Naso presidia Palazzo Alessi

Con il voto favorevole di 9 consiglieri (Marzola, Sciacca, Paternò, Sambataro, Conigliello, Gentile, Tomasello, Distefano e Lo Presti) l’assise civica paternese ha votato il rinvio del consiglio comunale al prossimo 27 dicembre.

L’assemblea cittadina in quella circostanza dovrà votare il bilancio di previsione 2021.

Hanno detto no al rinvio i consiglieri Cunsolo, Lauria, Zingale, Giangreco, Malerba, Terranova, Virgillito e Cavallaro. Un finale di seduta caratterizzato da momenti di tensione con i consiglieri vicini al sindaco Nino Naso (presente in aula assieme agli assessori Mannino, Gulisano, Chirielesion e Faranda) che hanno chiesto a gran voce le dimissioni del presidente del consiglio Filippo Sambataro.

Analizzando i fatti, a votare il rinvio su 9 consiglieri, sette di essi (Marzola, Sciacca, Paternò, Sambataro, Conigliello, Gentile, Tomasello), erano stati eletti nella maggioranza che sosteneva Naso. In questi anni di sindacatura, Naso ha perso per strada 8 consiglieri (ai sette bisogna aggiungere la consigliera Ionella Rapisarda), guadagnandone solo due (Cavallaro e Virgillito) transitati dall’opposizione alla sua corte. Cosa è successo dentro la maggioranza da motivare un così massiccio cambio di casacca? Politica amministrativa non condivisa oppure uno sguardo interessato all’immediato futuro rappresentato dalle prossime elezioni amministrative. I consiglieri dissidenti pensano, probabilmente, che il sindaco non ha più lo stesso ‘appeal’.

Al termine della seduta di ieri sera il sindaco Nino Naso è apparso frastornato, sorpreso e amareggiato:

Naso, in cuor suo, sperava che Sambataro, Conigliello, Tomasello e Gentile (fino a qualche settimana addietro parti integranti della maggioranza) al momento del voto si astenessero o uscissero dall’aula. Tutto ciò non è successo. E a conclusione della seduta il sindaco con i suoi fedelissimi è rimasto dentro l’aula consiliare annunciando sulla propria pagina social di rimanere “ad oltranza in consiglio, in quanto è stata consumata una pagina buia per la città. L’approvazione del Bilancio rinviata senza alcun motivo al 27 dicembre. Vogliono distruggere la città. Lo dico senza dubbio: io resto qui a difenderla fino all’ultimo”. Da qui una lunga diretta, poco dopo la mezzanotte, dai canali social del Comune durata oltre 20 minuti in cui elenca, più di una volta, i consiglieri che hanno votato favorevolmente il rinvio criticandoli e specificando che posticipare a fine anno l’approvazione del bilancio sarebbe deleteria. Il sindaco Naso ha parlato di dissesto.

Non entrando nel merito della questione tecnica, a questo punto, sarebbe auspicabile una nota da divulgare alla città da parte del segretario comunale Giuseppe Bartorilla in cui spieghi e illustri i pro e i contro di un’approvazione a fine anno del bilancio. Dalla diretta “facebook” il primo cittadino paternese ha annunciato che da oggi sarà presente dentro Palazzo Alessi a oltranza perché “ quest’ultimo è un presidio di legalità” che è stato “profanato”; una “profanazione” che deve “essere cancellata. Qualcuno non ha capito che qua(aula consiliare) c’è la città. Invito questi signori (i 9 consiglieri) a farsi un esame di coscienza. Siete stati votati per fare un servizio serio alla città non per farle un danno”.

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Riguardo l'autore Redazione

1 Comments

  1. Sig. Sindaco Naso i veri danni a paternò li sta facendo Lei!! Anziché di presidiare Palazzo Alessi ( che non è sua proprietà) si renda utile magari andando a raccogliere arance o a zappare agrumeti nel periodo previsto

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