Covid, al ‘Cervello’ di Palermo posti letto esauriti: montato ospedale da campo

Covid, al ‘Cervello’ di Palermo posti letto esauriti: montato ospedale da campo

Lunghe file di ambulanze con pazienti Covid davanti all’Ospedale Cervello di Palermo ma i posti letto sono finiti e così nella notte è stato montato un ospedale da campo con dieci posti letto.

Per ore 14 ambulanze sono rimaste bloccate nella rampa d’accesso del pronto soccorso, con la sirena accesa, e verso l’una la decisione dell’ospedale da campo per fronteggiare l’emergenza.

Proprio ieri mattina la direttrice del pronto soccorso Tiziana Maniscalchi aveva lanciato l’allarme invitando i no vax a vaccinarsi e a non «suicidarsi». Poi nel corso della giornata la situazione è precipitata e nella notte è stato allestito l’ospedale da campo.

Aumentano i ricoveri e la pressione nelle aeree di emergenza degli ospedali palermitani dove tornano le code delle ambulanze.

Anche ieri i sanitari del 118 sono stati impegnati nel trasporto di decine di pazienti positivi al Covid che necessitano del ricovero. Tanto che molte ambulanze sono state dirottate verso l’ospedale di Partinico. Parecchie ambulanze erano in attesa di `sbarellare´ e tornare in servizio dopo la sanificazione che si rende necessaria per i protocolli anti covid, sulla rampa d’accesso al pronto soccorso dell’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo.

«Siamo nella stessa situazione delle precedenti ondate – dichiarano Domenico Amato, segretario regionale Confintesa Sanità Sicilia, e Mario Manzo, coordinatore Confintesa 118 Sicilia – per tutta la giornata di ieri si sono formate lunghe file davanti agli ospedali. Urge la creazione di nuovi posti per i ricoverati. Al Cervello ormai l’ospedale è saturo e al Civico è stato riconvertito un reparto che ancora deve entrare in funzione».

Concludono:

«È inammissibile è che a due anni dall’inizio di questa pandemia si debba ancora assistere a scene simili, dove a pagare sono il personale sanitario del 118 siciliano ed i pazienti da essi soccorsi; non per ultimo la notizie che nelle farmacie di Palermo v’è scarsa reperibilità di tamponi rapidi, questo assessorato non può non rispondere ai cittadini siciliani di questa inspiegabile impreparazione, e poco vale, se non a conferma di quanto da noi asserito, la riconversione di due reparti del Cervello a reparti Covid».

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