Paternò, Pd contesta Naso sulla chiusura delle scuole: “Azione priva di razionalità”

Paternò, Pd contesta Naso sulla chiusura delle scuole: “Azione priva di razionalità”

La decisione del sindaco di Paternò Nino Naso di chiudere da oggi fino a sabato 5 febbraio le scuole di ogni ordine e grado con l’obiettivo di rallentare la diffusione del covid (sono 381 le persone del settore scolastico attualmente positive) non è stata digerita da una parte di genitori e anche da alcune forze politiche locali.

Sulla questione c’è finora un silenzio assoluto da parte dell’attuale opposizione consiliare e dei potenziali candidati sindaci. Dalla decisione del primo cittadino prendono le distanze i dem:

“Mentre il Consiglio dei ministri – si legge in una nota stampa del Pd di Paternò – stabilisce nuove norme per le quarantene in classe, cercando di semplificare il sistema, riducendo il periodo delle quarantene stesse, con lo scopo di limitare il più possibile la dad, nello stesso giorno il sindaco Nino Naso, sindaco della città di Paternò, ordina la sospensione dell’attività didattica in presenza in tutte le scuole pubbliche del comune, mandando in dad di fatto tutta la popolazione di ogni ordine e grado della città che amministra. L’azione amministrativa che il sindaco pone in atto non solo è totalmente distonica con quanto accade nel resto d’Italia, ma è priva di ogni razionalità e programmazione” dice il Partito democratico paternese, secondo il quale il sindaco Naso scambia la “causa con l’effetto: si ritiene che l’aumento dei contagi in età scolare possa comportare un aumento della diffusione del virus all’interno dei nuclei familiari, cosà che così non è, perché la maggior parte degli contagi nei bambini e nei ragazzi di età scolare, se non la totalità di questi, sono proprio esplosi nelle famiglie. Molti di questi alunni positivi non sono infatti neanche rientrati a scuola dalle vacanze natalizie- si legge ancora nel comunicato- L’unica azione amministrativa e di controllo che il nostro sindaco ha fatto in questi anni nei confronti della popolazione scolastica è stata solo e soltanto la chiusura delle scuole”.

Il Pd paternese accusa il sindaco di non essere intervenuto, in questi anni, e sull’edilizia scolastica programmando per tempo interventi che sarebbero serviti a rimuovere le molteplici criticità che gli edifici presenterebbero.

“Piuttosto che programmare con i dirigenti scolastici e realizzare adeguate e sistematiche misure di igiene scolastica degli edifici, distribuite nel tempo, realizzate in tempi congrui, che consentirebbero di garantire il diritto allo studio di tutti nessuno escluso e di realizzare la didattica in presenza, si chiude la scuola per 3 giorni, dopo la lunga chiusura per le vacanze natalizie, sapendo che quest’azione non otterrà nessun risultato se non quello di stravolgere per l’ennesima volta e dall’oggi al domani la vita di alunni, docenti e famiglie.

Si chiudono le scuole superiori , demandando ai dirigenti scolastici la responsabilità della sanificazione. Ci chiediamo: i dirigenti erano stati informati? Hanno avuto la possibilità di programmare tempi e risorse economiche per ottemperare a questo compito? E se fossero nelle condizioni di farlo in maniera autonoma hanno proprio bisogno di chiudere per tutto questo tempo e che a chiederlo sia il Sindaco? Ci chiediamo per quanto tempo si vorrà ancora continuare così? Siamo consapevoli del danno che stiamo facendo a questa generazione di cittadini” si chiude il comunicato.

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