Paternò, le proposte dell’Archeoclub per rilanciare l’identità culturale: 10 obiettivi strategici per i futuri amministratori

Paternò, le proposte dell’Archeoclub per rilanciare l’identità culturale: 10 obiettivi strategici per i futuri amministratori

L’Archeoclub d’Italia – sezione Ibla Major – desidera dare un contributo all’attuale dibattito politico in vista delle prossime elezioni amministrative di giugno a Paternò.

Le associazioni non hanno identità “partitica” ma hanno il dovere di scegliere e condividere le politiche culturali di un territorio con i futuri rappresentanti della città.

Per questo motivo vogliamo mettere a disposizione di tutti i candidati – sindaci, assessori e consiglieri comunali – le nostre idee sulle possibili strategie, utili per rilanciare l’identità culturale della città e mettere le basi per rilanciare un nuovo modello di sviluppo economico a partire dalla valorizzazione delle nostre risorse. Siamo convinti che l’impegno in politica non possa prescindere dall’ascolto, dalla condivisione e dalla partecipazione diretta alle pratiche di governo. Per questo motivo desideriamo mettere a disposizione di tutti un elenco sintetico di dieci obiettivi che riteniamo indispensabili per realizzare il “bene comune”, con l’augurio che possano essere incluse nei vostri programmi elettorali. Questa ipotesi significherebbe per noi dell’associazione Archeoclub d’Italia sezione Ibla Major di Paternò un segnale importante di civiltà e di democrazia.
Questa ci sembra la modalità più utile per il coinvolgimento dell’associazionismo nella politica attiva di una città.

Ecco i dieci obiettivi strategici che vogliamo proporvi per il prossimo quinquennio:

1. Promuovere la ricerca, la tutela e la valorizzazione del territorio e delle sue risorse storiche e contemporanee.
2. Realizzare un progetto complessivo di rifunzionalizzazione del patrimonio cultuale e ambientale, inteso come sistema reticolare. Attraverso il recupero dei contenitori, della mobilità storica, dei siti naturalistici e archeologici disseminati nel territorio.
3. Fare rientrare i reperti conservati in musei e depositi – tra la Sicilia e il resto del mondo – come gli argenti di Paternò – predisponendo un museo archeologico in città, promuovendo e sostenendo le campagne di scavi sull’Acropoli e nelle sue adiacenze coinvolgendo l’associazionismo culturale per la gestione dei luoghi della cultura e della ricerca.
4. Rendere accessibile i nodi principali dell’armatura culturale e ambientale attraverso la mobilità pubblica (metro-bus), i corridoi biologici, le piste ciclabili e il trasporto elettrico privato, sostenendo una maggiore connessione con la città metropolitana e puntando sulla rete delle polarità afferenti a: sport, cultura, scuola, parrocchie e natura. Realizzare un progetto turistico integrato, in un’ottica più ampia, all’interno del sistema metropolitano e della Sicilia orientale, direttamente connesso alla mobilità geografica, anche riattivando la ferrovia delle arance ad ovest dell’Acropoli.
5. Costituire un parco urbano sull’acropoli e un eco museo della Fabaria-Francigena per coordinare le azioni di ricerca, tutela e valorizzazione. Rendere fruibili gli acquedotti storici, le Salinelle, le sorgenti e i manufatti puntuali, compreso il patrimonio rurale con le sue masserie, i terrazzamenti agricoli, le stradelle interpoderali e gli impianti idrici storici.

6. Promuovere le attività artistiche come il teatro classico e contemporaneo, l’opera dei pupi, il cantastorie e la danza, utilizzando gli spazi scenografici dell’Acropoli, i teatri di pietra e e contenitori ad oggi abbandonati.
7. Realizzare un museo d’arte per raccogliere la produzione dei grandi artisti del passato (Cannavò, D’Inessa, Palumbo, ecc.) e un museo per l’arte sacra. Recuperare il cimitero storico monumentale.
8. Sostenere le ricerche di studiosi sulla storia della città e promuovere convenzioni con le università per valorizzare le tesi di laurea e di dottorato che si occupano di questo territorio in forma multidisciplinare. Costruire l’archivio storico cittadino dove far confluire ogni sapere.
9. Promuovere il riconoscimento dell’Unesco per l’acropoli e la cultura dell’albergo diffuso come modalità ricettiva.
10. Attribuire all’acropoli la denominazione di Hybla e individuarla come “borgo storico”, utile per partecipare a bandi specifici; Avviare le procedure per la pianificazione generale e specifica del centro storico, ridefinendo il quadro delle conoscenze del piano paesaggistico e le normative in esso contenute. Recuperare il centro storico con priorità ai corridoi della mobilità di accesso ai monumenti e delle processioni sacre e pagane.

La nota è firmata dai componenti del direttivo: Francesco Finocchiaro, Luigi Fallica, Luca Befumo, Massimo Scalisi, Angelo Perri.

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