Piana degli Albanesi, Fava inaugura la mostra su Portella della Ginestra: in esposizione documenti originali e foto

Piana degli Albanesi, Fava inaugura la mostra su Portella della Ginestra: in esposizione documenti originali e foto

In occasione del 75 Anniversario della strage di Portella della Ginestra, il presidente regionale della Commissione antimafia Claudio Fava inaugura domani 27 aprile alle ore 17,00 nel Museo civico «Nicola Barbato» a Piana degli Albanesi una mostra documentale e fotografica dal titolo «Portella della Ginestra. La strage e la solidarietà».

La mostra è promossa dall’Associazione Portella della Ginestra, dall’Istituto Gramsci Siciliano e dalla Camera del Lavoro di Palermo, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Palermo e la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana «A. Bombace».

Per la prima volta troveranno adeguata esposizione al pubblico i documenti originali sulla strage del Primo Maggio 1947 conservati nell’Istituto Gramsci Siciliano (Fondi Girolamo Li Causi e Comitato Pro Portella) e in copia nell’Archivio di Stato di Palermo (fondi Prefettura Gabinetto e Ispettorato di Pubblica Sicurezza per la Sicilia). La mostra è arricchita da copie delle foto custodite nella biblioteca Regionale siciliana «A. Bombace» (Archivio fotografico del giornale L’Ora).

Il percorso espositivo è diviso in quattro settori. Nel primo saranno proposti documenti e giornali d’epoca sulla strage e sulla reazione delle forze popolari. Nel secondo saranno esposti per la prima volta documenti proveniente anche dagli archivi statunitensi che provano l’affiliazione di Salvatore Giuliano alla mafia e che questi era direttamente utilizzato dal capo mafia di Piana degli Albanesi Francesco Cuccia per i propri fini criminali. Sarà esposto anche un documento «segretissimo» che prova uno dei tanti depistaggi sulle indagini del Ministero dell’Interno diretto Mario Scelba.

Nel terzo la ricerca della verità sulla strage del senatore comunista Girolamo Li Causi e delle sue memorabili celebrazioni del Primo Maggio a Portella. In ultimo tramite i documenti provenienti dal fondo Pro Portella sarà ricostruita la catena di solidarietà nazionale che si è stretta attorno ai feriti e ai familiari delle vittime.

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