Bronte, Firrarello denuncia la carenza di medici nell’ospedale: alla conferenza dei sindaci della provincia

Bronte, in ospedale anestesisti ‘in prestito’ da Biancavilla: riprendono gli interventi chirurgici. Oggi riunione dei sindaci

Carenza di medici all’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte.

A denunciare il tutto il sindaco Pino Firrarello, il quale durante la conferenza dei sindaci della provincia sui problemi della sanità , organizzata dal sindaco facente funzioni di Catania, Roberto Bonaccorsi, ha illustrato le problematiche del nosocomio brontese. “Su 7 sono ben 6 i reparti dell’ospedale che denunciano una grave carenza di medici.

Solo in pediatria vi operano gli 8 medici previsti in pianta organica. In Ostetricia, Medicina, Lungodegenza, Ortopedia, Chirurgia e Pronto soccorso si fa fatica a garantire i turni- dice Firrarello-  L’Asp 3 di Catania lo sa ma non riesce a porre rimedio, perché, come ha ribadito il direttore generale Maurizio Lanza durante il vertice con i sindaci in ospedale, “ci sono pochi specialisti in circolazione e quei pochi, potendo scegliere, rifiutano i trasferimenti negli ospedali di periferia”. Il sindaco Firrarello durante la conferenza dei sindaci ha presentato una mozione.

“Abolizione del numero chiuso presso le facoltà di Medicina”, firmata, da quanto si apprende, da tutti i sindaci presenti: “Perché il vero problema è che mancano i medici a causa di a 2 fattori di carattere nazionale –dice Firrarello-  il numero chiuso delle Facoltà di Medicina e l’esigua possibilità di accesso alle scuole di specializzazione.  Un sistema perverso – continua – impedisce a molti giovani di scegliere gli studi medici perché le facoltà sono a numero chiuso. Ai tempi – continua il sindaco – il provvedimento era motivato dalla necessità di evitare un surplus di laureati che avrebbero stentato a trovare sbocchi lavorativi.  Oggi tali motivazioni sono ampiamente superate, anzi ci troviamo di fronte al problema opposto: abbiamo bisogno di medici. Per questi motivi – conclude – abbiamo proposto al Governo il superamento del test di ammissione nella Facoltà di Medicina e nella Scuole di specializzazione”.

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