Giro d’Italia, la Carovana Rosa arriva in Sicilia: domani la tappa con traguardo sull’Etna

Giro d’Italia, la Carovana Rosa arriva in Sicilia: domani la tappa con traguardo sull’Etna

Mark Cavendish lascia subito il segno sul Giro. Nella prima vera occasione per velocisti, lo sprinter dell’isola di Man brucia la concorrenza e conferma di essere ancora un fattore tra le ruote veloci.

`Cannonball´ fa la voce grossa precedendo in una volata lunghissima Arnaud Demare (Groupama FDJ) e Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) sul traguardo di Balatonfüred, nella terza e ultima tappa in terra ungherese prima del trasferimento di lunedì in Italia. Quarta piazza per l’eritreo Biniam Girmay, rimasto chiuso negli ultimi 50 metri, solo ottavo l’australiano Caleb Ewan. Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix), pilotato nel finale dalla maglia rosa Mathieu Van der Poel, che resta al comando della generale, si è classificato quinto, migliore degli italiani. Nella top ten anche Simone Consonni, settimo, e Alberto Dainese, nono.

«Sono molto contento, la squadra ha fatto un lavoro impressionante oggi», ha evidenziato il fuoriclasse della Quick-Step Alpha Vinyl Team, che ha ringraziato Pieter Serry, Bert Van Lerbergh e, soprattutto, Davide Ballerini, che «ha fatto 15 km davanti prendendo tanto vento, è l’uomo del giorno». Alla fine, però, a resistere al ritorno dei rivali dopo uno sprint di 300 metri, ci ha pensato lui. «Ho iniziato presto il mio sprint, a 300 metri, ma sono molto contento di questa vittoria al Giro. Sono vecchio ma sono sempre io, ho vinto tanto. Ma sono sempre io – ha raccontato Cavendish, al sedicesimo centro nella corsa rosa, a nove anni dall’ultima partecipazione, per un totale di 160 successi da professionista – E’ bello vincere. Volevo fare bene in questa prima volata del Giro».

La carovana affronterà adesso il primo giorno di riposo, anche se di fatto i corridori dovranno sottoporsi a un tour de force per il trasferimento da Budapest alla Sicilia, dove martedì è in programma il primo vero arrivo in salita, nella tappa con traguardo in cima all’Etna, al rifugio Sapienza, dopo una scalata di 23 chilometri fino ad arrivare in quota a 1900 metri. Una frazione destinata a dare uno scossone alla classifica generale.

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