Ciclismo, l’ultimo morso dello Squalo: nella sua Messina Vincenzo Nibali annuncia il ritiro

Ciclismo, l’ultimo morso dello Squalo: nella sua Messina Vincenzo Nibali annuncia il ritiro

L’ultimo morso dello Squalo.

A 37 anni Vincenzo Nibali ha annunciato il ritiro dal ciclismo dopo 18 anni da professionista, costellati di vittorie. «Ho aspettato la tappa di Messina, a casa mia, per annunciare che questo sarà il mio ultimo Giro d’Italia e che a fine anno lascerò il ciclismo»,

ha dichiarato Nibali dal palco del `Processo alla Tappa´, dopo la 5/a frazione nella `sua´ Messina, lasciando sgomenti tutti i presenti.

«Ho raccolto tanto, cercando di dare il meglio di me, il ciclismo mi ha sempre dato tanto ma è arrivato il momento di restituire qualcosa alla mia famiglia», ha aggiunto il campione siciliano, uno dei soli sette corridori nella storia (oltre a Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Alberto Contador e Chris Froome) ad aver vinto tutti e tre i grandi giri. Professionista dal 2005, Nibali ha vinto la Vuelta nel 2010, il Giro d’Italia nel 2013 e nel 2016 e il Tour de France nel 2014. È inoltre uno dei soli quattro corridori (insieme a Merckx, Hinault e Gimondi) ad aver vinto i tre Grandi Giri e almeno due classiche monumento: il Giro di Lombardia, nel 2015 e nel 2017, e la Milano-Sanremo, nel 2018. Gli unici rimpianti sono la mancata conquista della maglia di Campione del Mondo e la medaglia olimpica, un sogno che a Rio de Janeiro è sfumato a causa di una caduta.

Un autentico bagno di folla ha accolto Nibali a Messina, con tanti amici e tifosi che lo hanno acclamato al traguardo. «I tifosi sono una parte importante, sono quelli che nei momenti difficili ti fanno dare il massimo. Non passo tanto tempo in Sicilia, ma quando posso è bello tornare qui nella mia città», ha detto Nibali. «E’ emozionante, 18 stagioni e ho voluto tornare con questa maglia che mi ha regalato tante emozioni. Rivedere anche Michele Scarponi è stato incredibile», ha detto poi Nibali con le lacrime agli occhi dopo aver visto un video celebrativo trasmesso dalla Rai con tutte le sue grandi imprese dalla conquista dei due Giri d’Italia allo storico trionfo al Tour de France. «Ci sono state tante belle storie, tanti momenti speciali da vivere ma anche difficili con gli infortuni. In questo sport c’è il bello e il brutto», ha proseguito Nibali. «Il ciclismo è passione, sacrificio, dedizione ma anche il tuo lavoro. E la famiglia è complice di tutto questo», ha detto ancora lo Squalo dello Stretto.

Prima di appendere la bici al chiodo, però, Nibali vuole concludere al meglio la stagione e in particolare lasciare ancora un segno al Giro d’Italia. «Voglio godermi al meglio questo Giro, qualsiasi cosa succederà non mi cambierà il sorriso. Bisogna essere ragionevoli, fisicamente sto bene anche se ieri ho sofferto molto», ha detto lo Squalo dello Stretto. «Vediamo come starò nei prossimi giorni e vedremo se c’è spazio per puntare alle tappe o puntare alla classifica», ha concluso Nibali. La prima occasione per rivedere all’opera lo Squalo sarà sulla salita del Bockhaus in Abruzzo, prima del gran finale sulle Alpi. Tutti i tifosi si aspettano un ultimo graffio di un campione leggendario, capace nel 2014 di riportare in Italia la maglia gialla del Tour dopo l’altrettanto mitico Marco Pantani.

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