Sicilia, 120 comuni al voto: caos a Palermo per il forfait di presidenti e scrutatori. La Lega chiede a Mattarella di allungare l’orario

Sicilia, 120 comuni al voto: caos a Palermo per il forfait di presidenti e scrutatori. La Lega chiede a Mattarella di allungare l’orario

Sono 120 i Comuni siciliani che votano oggi per eleggere i propri sindaci e per rinnovare i Consigli comunali e circoscrizionali, ma a Palermo i seggi si aprono all’insegna del caos.

Anzi, in alcune zone della città sono rimasti chiusi per ore perché decine di tra scrutatori e presidenti hanno dato forfait ieri, costringendo la prefettura a cercare di trovare una soluzione. Una buona notizia, invece, riguarda il sito del Comune, tornato on line dopo un attacco hacker sferrato la settimana scorsa. A Sferracavallo, ad esempio, la sezione 387 è ancora senza presidente.
«Abbiamo lavorato intensamente tutta la notte e stiamo procedendo con la notifica di nomina di presidente di sezione ad alcuni titolari di posizioni organizzative del comune di Palermo per colmare i vuoti che si sono determinati nei vari seggi».

Lo dice all’ANSA Alessandra Autore, dirigente responsabile dell’ufficio elettorale. Chi fosse interessato a ricoprire la carica di presidente di sezione elettorale può inviare una mail indicando nome, cognome, recapito telefonico e indirizzo a: ufficiocoordinamentoelettorale@comune.palermo.it. Tra i requisiti indispensabili: il diploma di scuola superiore, il godimento dei diritti politici, non aver precedenti penali e non aver parenti che sono candidati. Il compenso è di 280 euro per l’impegno nell’intera tornata elettorale, agli scrutatori va qualcosa in meno.

Nella nostra sezione manca ancora il presidente. Sono arrivati già diversi elettori che hanno chiesto di votare ma abbiamo spiegato loro che ci sono alcuni problemi e ci hanno risposto che ritorneranno più tardi, ma non è detto considerata la bella giornata e la partita del Palermo». Lo dice all’ANSA Marcella Garbini, 49 anni, scrutatrice nella sezione 196, che si trova nell’istituto comprensivo Cruillas in via Salerno, un quartiere della prima periferia di Palermo. Nella scuola ci sono quattro sezioni, i seggi sono stati insediati manca all’appello da ieri soltanto la 196. Ieri pomeriggio, gli scrutatori hanno atteso invano che arrivasse il presidente nominato che, però, non è mai arrivato. Le operazioni di insediamento del seggio sono complesse perché ci sono le schede dei cinque referendum più le due schede delle amministrative. Pertanto, le operazioni preliminari prevedono la conta, il controllo, la vidimazione e la firma di migliaia di schede elettorali. Operazione che in molti seggi, insediati regolarmente ieri, è durata anche 4-5 ore. «Molti hanno chiesto di votare nelle altre sezioni aperte nella scuola – prosegue Garbini – ma come è noto non è possibile».

LA LEGA CHIEDE A MATTARELLA DI ALLUNGARE L’ORARIO DEL VOTO

«A Palermo, dove sono in programma anche le Amministrative, in alcuni seggi non è ancora possibile votare per i Referendum per la mancanza di presidenti». La Lega si appella al Capo dello Stato e al ministro dell’Interno: “Situazione grave e inaccettabile, democrazia a rischio, è necessario allungare l’orario del voto”, sottolineano fonti del partito di Matteo Salvini.

IL VOTO NEGLI ALTRI COMUNI

La popolazione coinvolta nell’isola è di 1.710.451 abitanti, di cui 900.823 anche per le elezioni dei presidenti di circoscrizione e dei Consigli circoscrizionali (657.561 a Palermo e 243.262 a Messina). Si vota in due capoluoghi di provincia: Palermo e Messina, dove le consultazioni riguardano anche le 8 circoscrizioni di Palermo e le 6 di Messina. Alle urne anche altri grossi centri: Palma di Montechiaro e Sciacca, nell’Agrigentino; Niscemi, in provincia di Caltanissetta; Aci Catena, Palagonia, Paternò e Scordia, nel Catanese; Pozzallo e Scicli, in provincia Ragusa; Avola, nel Siracusano; Erice in provincia di Trapani. In 107 centri (fino a 15 mila abitanti) si vota con il sistema maggioritario, in tredici (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà il 26 giugno) con quello proporzionale. I consiglieri comunali da eleggere sono 1.520 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.747. Nella sola città di Messina si vota anche per il referendum sull’istituzione del nuovo Comune «Montemare», formato da dodici villaggi della fascia collinare e costiera tirrenica del capoluogo.

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